Dopo 30 anni un team di ricercatori ritrova in natura una pianta dal nome intrigante la cui unica traccia della sua esistenza risale al 1866
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Su un taccuino un botanico italiano, Odoardo Beccari, nel lontano 1866 disegnò una pianta sotterrnea dalla forma molto particolare, la Thismia kobensis, conosciuta anche con il nome di Lanterna delle fate. Ha, infatti, una struttura e una storia molto particolare. E’ una pianta tropicale che appartiene alla Famiglia delle Burmanniaceae.
E’ un genere di piante piuttosto raro, ma che è possibile trovare nelle regioni tropicali dell’Asia, dell’Australia e del Sud America, in Giappone e negli Stati Uniti. Cresce nascosta sotto terra e non sfrutta la fotosintesi per ottenere i nutrienti necessari, ma si affida ad altri organismi.
Nel momento della fioritura, all’estremità dello stelo biancastro che fuoriesce dal terreno, si apre una sorta di fiore a forma di bulbo di. circa, 9 centimetri di diametro e presenta tre appendici rossastre che salgono verso l’alto. Proprio la forma del bulbo è il motivo per cui sono conosciute anche come lanterne delle fate.
La lanterna delle fate, una pianta che si credeva estinta è ritornata a farsi vedere
Si pensava che il disegno del botanico italiano rimanesse l’unico ricordo di questa strana pianta, quando nel 1992 a Kobe fu trovato un esemplare lasciato senza identificazione. Nessuno trovò un altro esemplare e gli esperti dichiararono estinta la pianta nel 2010. Fecero risalire le probabili cause alla perdita dell’habitat e alla deforestazione.
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Sono conosciute 90 specie di questa famiglia e una in particolare che si credeva estinta è stata recentemente ritrovata. Nel 2021, a 30 chilometri di distanza dalla sua posizione originaria, un team di esperti con a capo Kenji Suetsugu ne trovarono 20 esemplari in una piantagione di conifere.
La sua diffusione rimane, comunque, un mistero per i botanici, sebbene le specie presenti in Asia orientale e in Nord America, secondo gli esperti, non sono così rare. Nello studio pubblicato il 27 febbraio sulla rivista Phytotaxa, i ricercatori hanno potuto aggiungere dettagli che non apparivano nell’antico disegno.
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Hanno scoperto che la Thismia kobensis è diversa dalla Thismia huangii. Presenta, infatti, un anello corto e lergo e molti peli corti sullo stigma, la parte femminile del fiore dove atterra il polline. Lo studio, inoltre, sostiene che la lanterna delle fate appartiene a una sua specie distinta con caratteristiche proprie e storia evolutiva solo sua.