In Messico un artista peruviano ha ridisegnato alcuni difetti presenti sui marcipiedi delle strade, dove la natura ha avuto la meglio
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Lungo le strade che percorriamo giornalmente non è difficile imbattersi in parti del manto stradale piuttosto malconcio. La pioggia e la mancata manutenzione fanno il resto. In alcuni punti possiamo incontrare vere e proprie buche. Possono essere anche dovute all’azione delle radici degli alberi che creano delle crepe, a volte, pericolose.
C’è chi, però, invece di fermarsi a guardare solo il lato negativo, si rimbocca le maniche e rende artistici anche quei particolari che di artistico non hanno nulla. E’ il caso di Jesús Camaren, conosciuto come Xomatok, il quale ha realizzato delle vere e proprie opere d’arte all’aperto. E’, infatti, un artista visivo e art director peruviano.
Da anni propone opere contemporanee con l’obiettivo di restituire colori e bellezza là dove non ci sono più. Con delle semplici bombolette spray dai colori molto accesi, decora parti della città rendendo parti di essa molto vivaci. Richiama, infatti, nei suoi lavori, i colori caratteristici della sua terra.
Un artista peruviano ridisegna i difetti delle città riempiendole di colore
Famose sono le sue scale colorate in alcune città peruviane dove ha voluto omaggiare i colori del particolare tessuto tradizionale del Paese. Oggi possiamo ammirare uno dei suoi ultimi lavori a Città del Messico. L’artista ha lavorato sui marciapiedi messicani che presentavano delle crepe dovute, in particolare, alla forza della natura.
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Ha evidenziato i contorni dei blocchi di cemento che un tempo ostruivano le radici degli alberi. Le tonalità utilizzate sono molto accese e vanno dal rosa la giallo, al verde e la blu. Colori che, secondo l’artista, illustrano perfettamente la forza che la natura sprigiona nonostante tutto. I suoi lavori si possono ammirare sul web sul suo accoun Instagram.
Qui in Messico gli spazi urbani riprogettati sono cinque e fanno parte della serie Manifestos. Questa è curata da Heart e prodotta da Mano de Obra in collaborazione con Drbarret e Adaneye. L’autore vuole cercare, attraverso la sua coloratissima visione, di trasformare il punto di vista di chi incontra le sue opere rispetto al luogo in cui si trovano.
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E’ curioso intravedere nell’uso delle sue numerose bande colorate un richiamo alla Montagna peruviana dei sette colori. Il nome tradizionale è Vininunca, si trova nella Cordigliera delle Ande ed offre uno spaettacolo davvero unico. E’ una bellezza naturale che è stata inserita nel Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
