Nei Paesi Bassi, le mucche avranno un loro bagno, in questo modo si recupererà l’urina da sfruttare come fertilizzante per ridurre l’azoto nell’aria.
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I Paesi Bassi sono il maggior produttore di carne in Europa, ma la situazione è talmente delicata che tutto il paese è fortemente inquinamento dagli allevamenti intensivi. Basti pensare che l’industria della carne, nei Paesi Bassi, concentra talmente tanti animali quanto quelli dell’intera Francia. Il Governo minaccia la chiusura di centinaia di allevamenti.
Per combattere l’inquinamento derivante dagli allevamenti intensivi e ridurre le quantità do azoto nell’aria, un agricoltore ha avuto un’idea rivoluzionaria. Dotare le stalle di bagni dove raccogliere le urine delle mucche, da sfruttare poi come fertilizzante. Ciò arriva in risposta all’annuncio, da parte del Governo, di ridurre di un terzo la quantità di bestiame entro il 2030.
Il Governo olandese si è pronunciato: entro il 2030 gli animali da allevamento saranno ridotti da un terzo, per contrastare l’inquinamento dell’aria, dei terreni e delle acque. L’inquinamento derivante dagli allevamenti intensivi, infatti, sta causando drastici cambiamenti ai paesaggi della nazione. I Paesi Bassi sono soffocati dall’inquinamento, in questo piccolo territorio si concentrano troppi animali, tanto che sono nati persino gli allevamenti galleggianti.
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A rivelare l’idea di un agricoltore è stato il programma televisivo Envoyé Spécial, intitolato “Olanda, morte alle mucche?”. Henk Hanskamp, disegner del sistema, illustra la sua idea, ossia dei bagni installati all’interno delle stalle. Come funzionano? Le mucche, attratte dai granuli, entrano nella sala adibita a bagno e urinano dentro dei recipienti.
Il liquido poi viene aspirato e messo in un serbatoio, impedendo così all’urina di entrare a contatto con il suolo, evaporando. In questo modo, le emissioni di azoto sono ridotte del 50%. L’urina, in seguito, viene stoccata all’interno di una vasca e trasformata in fertilizzante naturale iniettato direttamente nei campi, a 10 centimetri di profondità.
In questo modo, un allevatore può risparmiare fino al 65% dell’acquisto di fertilizzante chimico, inquinando di meno. A seguito del piano Green annunciato dal Governo olandese, molti agricoltori stanno sperimentando questa iniziativa, in modo tale da ridurre non solo le emissioni inquinanti, ma risparmiando anche sull’acquisto di fertilizzanti artificiali, tra l’altro dai prezzi aumentati esponenzialmente a causa della crisi energetica.
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Ma il programma messo in campo dal Primo Ministro Mark Rutte non finisce qui, perché l’intento è quello di far chiudere gran parte delle aziende del paese, in particolare, quelle più inquinanti o situati in prossimità di aree fragili. Insomma, l’intendo del Governo è chiaro, si cerca di soddisfare requisiti ambientali molto severi, ma gli agricoltori sono in rivolta.