Il rosmarino è, fra le piante aromatiche, indubbiamente la più coriacea e facile da coltivare. Sai che puoi ottenerne un nuovo esemplare partendo da un singolo rametto?
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Il rosmarino è una delle piante aromatiche favorite per il profumo, il sapore che dona a determinate ricette, e la facilità di coltivazione che vanta. Anche se non sei particolarmente portato per il gardening e non hai pollice verde, il rosmarino saprà darti grandi soddisfazioni.
Nello specifico oggi vediamo come ottenere una pianta di rosmarino a partire da un semplice ramoscello prelevato da un esemplare pre-esistente. Sembra difficile ma non lo è affatto.
Il rosmarino è una pianta ambita non solo per la sua resistenza ma anche per la versatilità che mostra. E’ possibile farne differenti usi, soprattutto in cucina poiché è in grado di insaporire e profumare pietanze varie. Se possiedi una pianta di rosmarino, o qualche tuo conoscente ne coltiva una da tempo, potrai approfittare di una grande opportunità.
La pianta di rosmarino può crescere da zero a partire dal solo ramoscello di una pianta madre pre-esistente, consolidata. In questo modo potrai ottenere una nuova pianta da coltivare direttamente in vaso senza alcuna fatica se non l’attesa. Il rosmarino, dal nome scientifico di “Rosmarinus officinalis“, è una pianta perenne che cresce fino a 1 metro e mezzo di altezza.
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Se hai intenzione di coltivare una nuova pianta di rosmarino la primavera è la stagione indubbiamente più indicata. Come procedere dunque? Sicuramente l’operazione principale consisterà nel prelevare delle talee dalla pianta già esistente. Scegli degli steli sani e giovani: li potrai riconoscere a partire dal verde più chiaro e brillante.
Gli steli più vecchi, scuri e legnosi, radicano con maggiore difficoltà. Per prelevare le talee serviti di cesoie sterilizzate e ben affilate. Effettua l’incisione a 8/10 cm dallo stelo individuato. Se hai paura che le talee non maturino le radici prelevane più di una. Una volta ottenuta la talea rimuovi le foglie situate nei 5 cm inferiori del gambo.
Il passaggio successivo consisterà nel porre le talee in un barattolo di vetro ricolmo d’acqua. Posizionalo in un luogo caldo e sufficientemente luminoso. Ogni 3 – 4 giorni dovrai cambiare l’acqua delle talee per permettere la rigenerazione d’ossigeno e il mantenimento dell’acqua a temperatura ambiente.
Le prime radici dovrebbero spuntare a poche settimane dal posizionamento in acqua. Se vivi in un luogo freddo la produzione di radici ci metterà qualche settimana in più. Trascorse dalle 4 alle 7 settimane potrai renderti conto dell’avvenuto radicamento. Le talee che non sono sopravvissute presenteranno un aspetto secco e avvizzito.
A questo punto dovrai rinvasare le talee che hanno prodotto un buon impianto radicale, ovvero almeno 4 o 5 radici per stelo di lunghezza pari almeno ad 1 cm. Per il terriccio serviti di un terreno ben drenante a base di sabbia, vermiculite e terriccio universale. Andrà bene anche il terriccio utilizzato per le piante grasse.
Una volta riempito il vaso inumidisci leggermente il terreno e pratica al centro della circonferenza un foro di 5/6 cm di profondità, aiutandoti con una matita. Questo sarà il solco in cui andrai ad inserire la nuova piantina. Posiziona per bene la talea avendo cura di non danneggiare le radici. Innaffia abbondantemente il tutto.
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Posiziona il vaso in una punto in cui la piantina possa godere della luce filtrata dei raggi del sole. Dopo almeno due settimane potrai disporla alla luce diretta per almeno 6-8 ore per giorno. Continua a tenere il terreno della pianta umido fino a che non produce un nuovo germoglio. Questi si situeranno soprattutto in cima alla pianta.