Marzo fa rima con mimose. Oltre ad essere il simbolo della festa della donna, questa pianta è fra le prime a dar vita a vivaci grappoli di fiori gialli nei primi giorni di marzo.
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La mimosa è un fiore molto ambito all’inizio del mese di marzo e, quindi, della stagione primaverile. Non a caso è proprio a cavallo fra le prime due settimane del mese che si situa la festa della donna, della cui festività la mimosa è il simbolo.
Oggi proviamo a capire come fare a coltivare sapientemente la pianta di mimosa a partire dalle nostre competenze e conoscenze, che sia in vaso o in terra. Questa pianta è infatti famosa per la sua capacità ornamentale e per il suo profumo inebriante. Vediamo.
La mimosa è nota soprattutto per il profumo intenso e il colore vivace della sua fioritura: il giallo. Al di là della festa che ha portato la pianta alla fama, ovvero la festa della donna, cerchiamo di inquadrare la mimosa per ciò che primariamente è, una pianta che necessita di determinate cure per prosperare indisturbata.
Dato che l’8 marzo lo scambio di ramoscelli di mimosa gialla sarà l’azione più frequente, oggi cerchiamo di capire se proprio da questi ramoscelli è possibile portare avanti la coltivazione della pianta. Partiamo dal fatto che non è complesso coltivare la mimosa in vaso ma che sarà necessario prestare attenzione a degli aspetti.
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Innanzitutto la mimosa predilige vasi di ampio diametro e si trova a proprio agio in presenza di un terriccio a ph acido, è una pianta acidofila. Quanto al vaso andrà cambiato una volta ogni due anni per permettere alla pianta di crescere senza intoppi. In particolare dovrai rinvasarla in un vaso di diametro più ampio di quello utilizzato in precedenza.
Questa pianta ama le alte temperature e il sole diretto, pertanto sarà consigliato posizionarla in zone ben esposte alla luce del sole. In inverno fa attenzione: la mimosa soffre le gelate. Sarà bene potare la pianta subito dopo il periodo della fioritura poiché vanta una crescita molto rapida della chioma che pertanto andrà monitorata e sfoltita di tanto in tanto.
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La mimosa potrà tranquillamente essere coltivata a partire da un ramoscello, o talea, preesistente che si sia prelevato da un esemplare di mimosa già adulto. Seleziona dei ramoscelli semi-legnosi lunghi non più di 10 cm e raccoglili in tarda primavera, dopo la fioritura. Effettua un taglio orizzontale sotto la gemma e procedi con la messa a dimora.
Aiuta la talea con un po’ di ormone radicante apposito per talee legnose in modo da favorire la radicazione del ramoscello. Quali malattie teme la mimosa? Sicuramente fra i parassiti che più colpiscono la pianta c’è la mosca bianca che di solito dimora sotto le foglie della mimosa. Anche gli acari si attaccano facilmente alla pianta. Per debellare il problema munisciti di una miscela di olio e shampoo per bambini da nebulizzare sulle foglie.