Barbabietola come fertilizzante, l’hai mai usata? Ti basta provarla per non tornare più indietro: ti spieghiamo come fare
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L’uso dei fertilizzanti naturali è ormai considerata la strada migliore per la cura della terra e delle piante, che si tratti del giardino quanto dell’orto. Sappiamo quanto i prodotti chimici usati per troppo tempo abbiamo immesso nell’ambiente componenti così dannosi con effetti negativi da essere tra i responsabili del cambiamento climatico, senza poi contare i danni arrecati alla nostra salute.
Ecco allora che si tratti di un appezzamento di terra per coltivare frutta e verdura fai da te, o un bel giardino che circonda la casa, l’uso dei fertilizzanti naturali aiuta ad avere grandi risultati sia dal punto di vista strutturale, senza recare danni alla salute, che anche dal punto di vista estetico: le piante saranno belle e rigogliose. Basta usare la barbabietola come fertilizzante. Ti spieghiamo come fare e vedrai che non tornerai più indietro.
Barbabietola come fertilizzante, come realizzarlo e come usarlo
Un ortaggio che si “trasforma” in un fertilizzante. Parliamo della barbabietola, perfetta per realizzare in casa un fertilizzante naturale. Il motivo? È ricca di minerali e nutrienti come potassio, fosforo e calcio indispensabili per le piante. Sono questi gli elementi che le aiutano a crescere, a renderle vigorose ma anche molto belle. Ma c’è di più.
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Quando la barbabietola va in decomposizione permette al terreno di migliorare la sua struttura, compattandosi e dando maggiore forza alle piante che vi ospita e permettendo alle radici di crescere più in fretta. Ma come comporre il fertilizzante a base di barbabietola? La prima cosa, importantissima, è scegliere degli ortaggi freschi e soprattutto biologici, accertandosi della certificazione per evitare che siano state coltivati con pesticidi e altri prodotti chimici. Se poi si possono prendere dal proprio orto, è ancora meglio.
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Si passa poi alla pulizia degli ortaggi eliminandone foglie e tutta la parte superficiale, si sciacquano per togliere terriccio e altri detriti, e si tagliano a pezzettoni, inserendo il tutto in frullatore insieme ad un litro d’acqua. Si mescola azionando il mix fino ad ottenere un composto liquido di colore fucsia brillante. Si divide il composto liquido da usare direttamente sulle piante innaffiandole, da quello solido che può essere mescolato, invece, al substrato del terreno. Un procedimento da ripete ogni mese nel corso dell’anno, passando poi ad un ritmo di ogni due settimane durante il periodo della crescita.