Estrazione dell’oro, quali sono i reali rischi per il pianeta

Da sempre l’oro è stato simbolo di potere e di ricchezza. Ma solo ora sono stati scoperti i danni che quest’azione comporta al Pianeta

cosa comporta estrarre oro
Lingotti d’oro – Pixabay – OrizzontEnergia.it

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L’oro è stato estratto per secoli e viene ancora estratto oggi per molte ragioni diverse. L’oro è un metallo prezioso che ha un alto valore economico e culturale, ed è stato utilizzato per la monetazione, la gioielleria, la decorazione e altre applicazioni. Inoltre, l’oro è un buon conduttore elettrico e viene utilizzato in applicazioni elettroniche, come ad esempio nei dispositivi mobili.

L’estrazione dell’oro ha quindi un’importanza economica e tecnologica significativa. Tuttavia, l’estrazione dell’oro può avere anche impatti ambientali negativi. Ma quali sono questi effetti collaterali.

Estrazione dell’oro: quanto è dannosa?

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Lingotti d’oro – Pixabay – OrizzontEnergia.it

L’estrazione di oro ha un impatto significativo sull’ambiente, poiché si stima che sia responsabile del 38% di tutte le emissioni di mercurio negli ecosistemi. Il mercurio è notoriamente pericoloso per la salute umana, poiché può facilmente entrare nella catena alimentare attraverso la catena alimentare. Inoltre, l’estrazione dell’oro contribuisce alle emissioni di gas serra e al riscaldamento globale: si stima che le emissioni annuali causate dall’estrazione dell’oro superino quelle di tutti i voli passeggeri degli stati europei combinati. Vale la pena notare che questi dati si riferiscono solo all’estrazione, e non alla lavorazione dell’oro, che potrebbe avere un impatto ancora maggiore sull’ambiente.

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Questa operazione causa inevitabilmente danni all’ambiente, sia per la grande quantità di acqua utilizzata, inevitabilmente contaminata dalle sostanze chimiche impiegate, che per la deforestazione. I principali Paesi esportatori di oro sono Cina, Russia, Australia, Stati Uniti, Canada e Messico, dove l’apertura delle miniere spesso comporta la distruzione di intere aree boschive, fatta eccezione per l’Australia. In particolare, in Brasile e Perù, l’estrazione dell’oro ha causato danni irreparabili a ecosistemi fragili come quello della foresta amazzonica.

Tuttavia, i dati sui danni ambientali dell’estrazione dell’oro non sono precisi e affidabili. Questo perché una grande quantità di oro viene estratta da organizzazioni non statali e da cartelli criminali, che utilizzano l’estrazione illegale per finanziarsi, soprattutto in Africa e in America del Sud. Inoltre, i maggiori esportatori di oro come Colombia, Uzbekistan e Sudafrica non forniscono dati e trasparenza sulle loro attività estrattive.

Le informazioni sui danni ambientali dell’estrazione dell’oro provengono quindi da pubblicazioni e studi prodotti da università e organizzazioni non governative. Ad esempio, secondo uno studio del WWF, fino al 70% dell’oro estratto nel mondo verrebbe raffinato in Svizzera. Ma spesso non è possibile accertare né la provenienza né i metodi di estrazione utilizzati per questo oro.

Danni non solo ambientali

L’estrazione dell’oro rappresenta un problema non solo per l’ambiente, ma anche per la sfera sociale. La tracciabilità dell’oro, infatti, è scarsa e ciò non solo impedisce di sapere se l’estrazione dell’oro abbia danneggiato aree naturali protette, ma anche se vi siano stati impiegati lavoratori minori. La tutela dell’ambiente e dei diritti umani, pertanto, vanno di pari passo.

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Nonostante l’ONU abbia compiuto importanti sforzi per regolare l’estrazione e l’utilizzo del mercurio, questa pratica è ancora molto diffusa in tutti i continenti, ad eccezione dell’Antartide. Secondo le stime più affidabili, si estraggono ogni anno tra 2500 e 3000 tonnellate d’oro. Se si considera l’intera storia, tuttavia, la quantità di oro estratto fino ad oggi corrisponde a circa 208mila tonnellate.

Questa quantità, che può sembrare grande, non lo è affatto: infatti, tutto l’oro mai estratto potrebbe essere contenuto in un cubo di soli 22 metri di lato. Per ottenere questa quantità esigua di oro, decine di migliaia di ettari di foreste e terreni sono stati inquinati.

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