Trovato un fungo che renderebbe più intelligente. A rivelarcelo una teoria che arriva direttamente dalla Cina. Scopriamo di più.
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Nelle ultime settimane si sta sentendo parlare tanto di funghi, tornati in voga per via della recente serie tv “The Last of Us”, che parla di come un fungo sia stato capace di generare l’apocalisse.
Fortunatamente, per ora resta solo una storia di fantascienza, poiché i funghi non sono ancora dotati di tali capacità. A tornare a far parlare di funghi, però, ci pensa la Cina che pare aver scoperto un fungo capace di renderci più intelligenti.
Una teoria estremamente interessante che ha catturato l’attenzione di molti. Scopriamo allora di più su questo fungo miracoloso, cercando di capire se realmente è capace di renderci più intelligenti
Il fungo che rende più intelligenti: tutte le loro capacità
Si chiamano Hericium Erinaceus e sono dei funghi conosciuti anche con il nome di “testa di scimmia”, nome dovuto alla loro particolare forma e alla “peluria” presente su di essi.
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Sono color latte e si possono trovare principalmente nel Nord Europa e nel Nord America. Da secoli questo fungo viene utilizzato in Cina come erba medica, per via delle sue proprietà cicatrizzanti e come forma protettiva del sistema nervoso.
Di recente è stato realizzato uno studio da alcuni ricercatori della Corea del Sud, che hanno svelato come le proprietà di questo fungo permettano di diventare più intelligente.
Il fungo “testa di scimmia”, infatti, sarebbe capace di stimolare i nervi del cervello, migliorando inoltre anche la memoria. I suoi composti bioattivi inoltre permettono di calmare lo stress, alleviare l’ansia ed aumentare la concentrazione.
Insomma, un vero e proprio portento per chi necessita di una marcia in più per passare giornate intere sui libri o davanti al computer. Tuttavia, il miglioramento delle facoltà cognitive non è l’unica proprietà di questo fungo.
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L’Hericium Erinaceus è anche un ottimo antinfiammatorio e riesce anche ad eliminare le infiammazioni delle mucose dell’apparato digerente, rendendole impermeabili, nutrendo inoltre la flora batterica intestinale.
