La crisi della frutta si sta dilagando a macchia d’olio. Per questo motivo il Ministro all’Agricoltura ha cambiato la sua agenda
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Il prossimo venerdì mattina, il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, si riunirà con i coltivatori di frutta della zona del Monviso, a Saluzzo. I particolari relativi all’evento sono ancora in via di definizione, tuttavia è previsto che il confronto abbia luogo presso il teatro Magda Olivero, che ha una capacità di circa 220 posti a sedere. Tale capacità sarà sufficiente per ospitare sia i membri del “Tavolo della frutta del Monviso”, ovvero i sindaci del territorio, i rappresentanti delle associazioni agricole di categoria e le organizzazioni dei produttori, sia una delegazione di imprenditori locali del settore frutticolo.
La riunione è programmata per un momento estremamente critico per il settore frutticolo, che sta affrontando una grave crisi che potrebbe mettere in ginocchio numerose aziende locali. Dal mese di dicembre scorso, il Tavolo della frutta ha mantenuto un costante dialogo con i rappresentanti parlamentari del territorio, esortandoli a portare tutti i problemi del comparto alle autorità ministeriali. Nel corso degli anni, la filiera ha evidenziato molteplici criticità che hanno reso l’attività di produzione insostenibile per molti operatori del settore.
Venerdì nella tarda mattina, il Ministro ha previsto di partecipare all’inaugurazione della seconda torre di sprayatura del latte di “Inalpi” a Moretta. Tuttavia, ha deciso di programmare il confronto con i rappresentanti del settore frutticolo prima di recarsi presso l’industria.
Il Presidente di Confagricoltura Cuneo, Enrico Allasia, ha sottolineato come il “Tavolo della frutta del Monviso” abbia stabilito dei contatti con i parlamentari cuneesi durante questi mesi, al fine di organizzare un confronto con il Ministro. Grazie ai referenti di Fratelli d’Italia, Monica Ciaburro e Fabrizio Comba, è stato possibile organizzare un incontro che coinvolgerà tutti gli attori della filiera. Inoltre, in queste ore, è previsto un tavolo ministeriale a Roma per discutere della crisi del settore frutticolo italiano.
Allasia ha poi evidenziato come non solo il Piemonte, ma molte altre regioni stiano attraversando un momento delicato. Sarà interessante ascoltare le parole del Ministro e discutere delle istanze specifiche del settore. Infine, Allasia ha concluso affermando che il Piemonte, a differenza di molte altre regioni, non gode di statuti speciali in ambito lavorativo e che una riduzione dei costi del lavoro potrebbe fare la differenza sulla sostenibilità del comparto, considerando che il prodotto ha un valore molto basso.
Il settore frutticolo in Piemonte conta circa 8.000 aziende e 18.500 ettari coltivati, con il principale distretto situato a Lagnasco, dove si concentra gran parte della produzione. Il fatturato generato da questo comparto sfiora i 600 milioni di euro.
Oltre alle difficoltà climatiche, come le gelate primaverili e la crisi idrica che dura da due anni, il settore si trova ad affrontare il rincaro delle materie prime, la bassa remunerazione del prodotto e la crisi delle vendite sia sul mercato nazionale che internazionale. Fra le richieste più volte espresse dal Tavolo della Frutta alla politica, ci sono la richiesta di una moratoria sui mutui e la necessità della defiscalizzazione del lavoro.