Quando si vuole abbattere un albero nel proprio giardino, per qualsiasi motivo, si devono richiedere dei permessi: i divieti e le sanzioni.
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Anche se si tratta di un giardino privato, quindi di proprietà, bisogna rispettare delle norme comunali. Non molti lo sanno, eppure, quando si vuole abbattere un albero, per qualsiasi motivazione, si deve essere consapevoli dei divieti vigenti e delle sanzioni che si rischiano. Non bisogna fare di testa propria. Prima di agire, infatti, è sempre bene rivolgersi agli uffici del Comune di appartenenza.
Presso il Comune, si può verificare l’esistenza di eventuali vincoli, oppure di particolari ordinanze che possano impedire la rimozione della pianta. Per interventi del genere, non bisogna mai sottovalutare nulla, e bisogna stimare gli eventuali danni. Ad esempio, un albero tagliato potrebbe causare danni al muro dei vicini, o altri tipi di danni a strutture o a vegetazione circostante.
Prima di abbattere un albero nel proprio giardino bisogna conoscere divieti e sanzioni
Regola vuole che, in caso di silenzio, da parte del Comune, entro un mese esatto dalla richiesta di abbattimento, si può procedere, in base alla norma del silenzio-assenso. Tale norma non è molto conosciuta. La richiesta per agire si deve presentare all’Ufficio Ambiente/Ecologia del proprio Comune. Il Comune poi manderà un agronomo per fare il sopralluogo e verificare che tutto sia in regola.
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Una volta che l’agronomo abbia stabilito la necessità di abbattimento, la richiesta inoltrata viene accettata da parte del Comune. In questo modo, decadono tutti i divieti per l’abbattimento e non c’è rischio di sanzioni. Va ricordato che tra le sanzioni rientra anche il rischio di danni alla vegetazione circostante e a strutture adiacenti.
Secondo la normativa vigente, l’autorizzazione deve essere richiesta per l’abbattimento di ogni albero ad alto fusto, quindi superiore ai 3 metri di altezza, con tronco di diametro superiore agli 80 centimetri. Le sanzioni possono arrivare fino a 498 euro per il taglio di un albero senza autorizzazione. Inoltre, se la pianta non necessitava di abbattimento, il proprietario è costretto a sostituirla con un’altra pianta.
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Le distanze da rispettare sono valutate dall’agronomo in base alle disposizioni locali e ai regolamenti di polizia urbana o rurale. La distanza deve essere misurata dalla linea di confine alla base esterna del tronco della pianta. Se il confine tra due proprietà è delimitato da un muro, le distanze minima per albero ad altro fusto è di 3 metri.