Quando si parla di raccolta differenziata, si è soliti commettere sempre degli errori comuni: li fanno tutti, ecco i 5 più frequenti.
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La raccolta differenziata non è soltanto ordine in casa e comodità nel conferimento e nello smaltimento dei rifiuti, ma è anche un atto d’amore nei confronti del pianeta. Essenziale per salvaguardare l’ambiente e per riciclare materiale prezioso. Tuttavia, gran parte dei cittadini è solita commettere degli errori comuni che sono a rischio sanzione.
Per ridurre gli sprechi, il cittadini viene chiamato a differenziare i rifiuti domestici, conferendoli negli appositi contenitori. In questo modo, si riducono le emissioni di gas serra e lo sfruttamento delle materie prime. Di errori comuni, nella raccolta, se ne commettono tanti, e ancora oggi, numerose persone nutrono forti dubbi sulla separazione e sul conferimento dei materiali. Cosa sapere?
Gli errori più comuni quando si effettua la raccolta differenziata: tutti a rischio sanzioni
Cerchiamo di far luce sulla raccolta e scacciare via ogni dubbio riguardante i materiali da differenziare. Ad esempio, molti non sanno bene dove smaltire piatti, bicchieri e tazze rotti, fatti di vetro o in ceramica. Quasi tutti li smaltiscono nel secchio del vetro, in realtà, questi oggetti, sia in vetro che in ceramica, andrebbero conferiti nella indifferenziata.
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Se per la ceramica, questa mossa potrebbe essere intuibile, per gli oggetti in vetro opale non è così scontato. Questi, infatti, contengono altre sostanze, oltre al vetro, e quindi non possono essere smaltiti nel vetro, appunto. E gli scontrini? Di solito li gettiamo nella carta. Si tratta di un’azione errata, poiché questi sono realizzati con carta chimica. Anch’essi, dunque, si smaltiscono nell’indifferenziata.
I cartoni della pizza vanno smaltiti nella carta, giusto? È così, tuttavia, se il cartone è sporco di residui di cibo e di olio, va gettato nell’indifferenziata. Altri errori comuni sono la carta oleata o la carta da forno, materiale che si utilizza per proteggere il cibo e che andrebbe sempre conferito nel cestino della raccolta indifferenziata. Infine, cozze e vongole, dove vanno buttate? Diciamo la verità, le buttiamo tutti nel secchio dell’umido.
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D’altronde, si tratta di scarto di alimento, eppure non funziona così. I gusci dei molluschi, infatti, sono fatti di pietra calcarea, perciò si smaltiscono nell’indifferenziata. La pietra calcarea prevede tempi di smaltimento lunghissimi, e non si può riciclare facilmente. Ecco qualche consiglio per non incorrere in brutte sanzioni. Tuttavia, bisogna sempre tener conto delle direttive disposte dal proprio Comune, che possono anche variare.