Abbattere l’orso MJ5, la provincia di Trento pronta a farlo

La provincia di Trento ha deciso di far abbattere l’orso MJ5, a seguito dell’attacco di qualche giorno fa ai danni di escursionista.

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Un orso tra la vegetazione (Canva) – Orizzontenergia.it

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Dopo giorni di dibattiti, alla fine, la provincia autonoma di Trento ha deciso di abbattere l’orso MJ5. Una sentenza che non sorprende più di tanto, dato lo scarso impegno delle autorità e dei politici nella ricerca di un compromesso di convivenza tra umani e animali selvatici. A poco giorni dall’attacco dell’orso ai danni un escursionista, le polemiche non accennano a placarsi.

Gli animalisti sono in protesta, ma la richiesta di applicare un collare GPS all’animale, in modo tale da monitorare i suoi spostamenti, è stata respinta dalla provincia. Alla fine, ogni volta che succede un evento simile, le conseguenze sono sempre le stesse, e sono sempre negative per gli animali. Si condanna a morte l’animale, solo per aver ubbidito al proprio istinto e difeso il proprio territorio.

L’orso MJ5 condannato a morte: la sentenza che solleva mille polemiche

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Orso bruno si gratta su un tronco d’albero (Canva) – Orizzontenergia.it

Era il 1996 quando, nel Parco Adamello Brenta, veniva avviato il progetto Life Ursus, finanziato dalla UE, per reintrodurre gli orsi bruni nel territorio del Trentino. Nel giro di pochi anni, il progetto ha dato i suoi frutti, ripopolando l’area di questi splendidi animali. MJ5 è uno degli esemplari del numeroso gruppo di orsi, forse il più popolare di tutti, che in 18 anni di vita non ha mai creato problemi.

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Qualche giorno fa, invece, un escursionista di 38 anni, a passeggio insieme al proprio cane, è stato attaccato da MJ5. Ricoverato d’urgenza, il ragazzo è fuori pericolo. Mj5, figlio di Maja e Joze, è un orso di origini slovene nato nel 2005. Negli ultimi tempi, l’orso si era spostato nella zona del Brenta meridionale. Non aveva mai aggredito nessuno, prima d’ora.

La provincia di Trento è pronta ad abbatterlo, perché lo considera un pericolo per l’uomo. Legambiente protesta, definendo la sentenza una decisione illegittima. Purtroppo, anche gli animali selvatici sono vittime della politica. Una politica incapace di mettere in atto le più semplici norme per la sicurezza umana e per la vita degli animali.

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OIPA Trento interviene chiarendo che, dal momento in cui si è nel mezzo di un progetto di reintroduzione di un animale selvatico e di ripopolamento di territori precisi, non possono mancare le regole base per una convivenza. Il povero Mj5 rischia la morte, senza motivo, così come i lupi che si è deciso di abbattere perché in sovrannumero. Come al solito, siamo noi a decidere della vita degli animali.

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