Sedano: le cose che si possono fare ti lasceranno senza parole. Scopriamo subito tutti gli utilizzi possibili
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Il sedano è una pianta erbacea della specie biennale appartenente alla famiglia delle Apiacee. Le sue origini appartengono all’area mediterranea ed è famosa, come pianta medicinale, fin dai tempi più antichi, quelli di Omero. Questa pianta è utilizzatissima nelle nostre cucine, in quanto la utilizziamo per la preparazione di moltissime pietanze, tipiche della cucina mediterranea. Il sedano, che sia crudo o cotto, ha moltissime proprietà estremamente benefiche per il nostro organismo, come moltissime ricerche al riguardo, hanno ben evidenziato. Apprezzato soprattutto per la sua leggerezza, si tratta anche di un alimento molto economico.
Oggi, il sedano, è utilizzatissimo nelle diete, grazie alla sua capacità di contrastare i grassi, in modo particolare quelli cattivi, ed è inoltre un importante alleato contro la ritenzione. Tuttavia, le proprietà benefiche che si possono attribuire al sedano sono, come abbiamo detto, tantissime. Contiene, tra le altre cose, fibre, vitamina A, molta acqua e potassio. Ma scopriamo, dunque, tutte le cose che si possono fare con il sedano. Rimarrai sicuramente sorpreso!
L’utilizzo del sedano è molto importante per il nostro organismo, ma non è l’unico motivo che rende questa pianta preziosa per la nostra vita. Il sedano, infatti, è un alleato fantastico in grado di combattere il cambiamento climatico. Fenomeno che desta non poca preoccupazione non solo tra gli esperti, ma anche tra la gente “comune”.
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Nel Regno Unito, nelle zone umide della Greater Manchester, si sta procedendo con la pratica della Paludicoltura, in modo da impedire alle torbiere prosciugate di rilasciare CO2. Ma in che cosa consiste questa Paludicoltura? Non è nient’altro che l’uso produttivo delle torbiere. In parole semplici vengono recuperati i terreni umidi per renderli adatti alla coltivazione.
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I tentativi svolti fino ad oggi, hanno riguardato proprio la coltivazione del sedano e gli addetti ai lavori sottolineano che si tratta solo dei primi esperimenti di una lunga serie. L’obiettivo preposto è quello di sviluppare, appunto, nuove agricolture ad emissioni zero. Per ora i risultati sono più che soddisfacenti, si auspica in un futuro con risultati sempre migliori, per noi e per l’ecosistema.