Grave, gravissima siccità in Veneto, si invoca la pioggia per nutrire la natura e per scongiurare le limitazioni sull’uso dell’acqua.
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La situazione è gravissima, la siccità nelle Regioni di Nord Est non dà tregua e da mesi non si vedono piogge. I corsi dei fiumi hanno raggiunto livelli preoccupanti, le nevi dell’inverno si sono già sciolte, o non sono proprio cadute, e i campi non possono essere irrigati. Un’emergenza assoluta, specialmente ora che si va incontro alla stagione calda.
Il Veneto è in ginocchio, tanto che ormai ci si appella persino ai santi. A Verona, ad esempio, in Duomo è stata esposta la “Sacra Spina”, la lisca di pesce utilizzata dagli antichi romani per decapitare i martiri Fermo e Rustico. Come mai? Perché, secondo la tradizione medievale, questa reliquia esaudisce le preghiere della popolazione, facendo cadere la pioggia.
La siccità dello scorso ha ha letteralmente messo in ginocchio l’Italia intera e anche quest’anno la situazione non è dissimile. La neve è caduta solo per un breve periodo, date le altissime temperature dell’inverno, mentre non è caduta proprio a basse quote. Non solo, anche le piogge autunnali sono state poche. Il territorio è stremato.
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Secondo l’ARPAV, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Veneto, a febbraio si sono registrati 2,6 gradi in più rispetto alla media stagionale, e solo 3 mm di pioggia contro i 60 mm del periodo. Le precipitazioni sono calate del 35% negli ultimi 30 anni e le portate dei fiumi sono al di sotto della media.
Anche le Dolomiti registrano un calo del 32% di precipitazioni nevose. Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto, sta cercando ogni possibile soluzione per combattere il fenomeno della siccità. Bisognerà intervenire con razionamenti e divieti all’uso dell’acqua.
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Ma uno dei problemi è anche quello della carenza di infrastrutture per trattenere acqua e fornire aiuto in casi estremi come questo. Occorre applicare importanti e rivoluzionarie politiche ambientali, i cambiamenti climatici stanno stravolgendo il mondo intero e non si può continuare in questo modo. La natura è in sofferenza, noi con essa. Dobbiamo intervenire, ora!