L’inchiesta di LeMonde sciocca tutti, facendo luce sui siti contaminati in tutta Europa: un inquinamento perenne che distrugge habitat e salute.
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Nonostante le politiche Green adottate negli ultimi anni e la grande tecnologia di cui disponiamo, siamo un continente inquinato. Lo rivela un’inchiesta condotta dal quotidiano francese LeMonde e riguardante l’inquinamento in Europa, costellata da numerosi siti contaminati da Pfas. In collaborazione con la testata italiana Le Scienze, quello che si è scoperto lascia di sasso.
L’inchiesta, durata più di un anno, ha rivelato una massiccia contaminazione in gran parte dell’Europa da parte dei Pfas, ovvero sostanze perfluoro alchiliche utilizzate nelle industrie. Queste, sono sostanze chimiche fortemente pericolose e indistruttibili. Insomma, non si degradano mai, tanto essere definite “inquinanti eterne”.
I Pfas sono nocivi, quando superano i limiti stabiliti distruggono habitat e la salute. Queste sostanze causano gravi problemi di salute, danneggiando fegato, causando malattie alla tiroide, dando problemi di fertilità e generando vari tipi di tumore. Il sito maggiormente esposto in Italia è localizzato in Friuli Venezia Giulia. Anche se in maniera meno pesante rispetto ad altri Stati, anche il nostro paese corre un rischio.
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Gli hotspots individuati da LeMonde sono localizzati nel nord est italiano, con livelli che superano i limiti consentiti, quindi decine e decine di nanogrammi per kg. Il sito più contaminato risulta la provincia di Udine, in particolare nel Comune di Premariacco, dove le acque sotterranee sono fortemente contaminate da Pfas. Il livello è spaventoso, 800 nanogrammi per litro di acqua.
Al secondo posto troviamo Porcia, contaminato da composti chimici per 229 nanogrammi per litro d’acqua. In terza posizione troviamo Roveredo, con 75 nanogrammi per litro di acqua. Altra zona rossa è rappresentata dall’area di Prata di Pordenone, seguita da Domio, nella provincia di Trieste. E ancora, Rivignano, Sedegliano, Bertiolo e Buia.
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Le indagini svolte nell’ultimo anno segnalano tante altre zone colpite e a rischio. I punti critici nel nord est sono tantissimi, tra cui le cittadine di Ovaro, Bicinicco, Tolmezzo, sempre nella provincia di Udine, o addirittura la base militare di Rivolto. Altra Regione fortemente contaminata da Pfas è il Veneto, tanto che Greenpeace Italia denuncia da tempo la situazione insostenibile nella quale vivono migliaia di cittadini.