Nasce in Danimarca il primo cimitero di anidride carbonica, catturata e stoccata, un contributo fondamentale al bilanciamento tra emissioni e sequestro. Vediamo il punto
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La riduzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera passa attraverso numerose strategie e tecnologie atte a raggiungere tale importante obbiettivo. In tutto il mondo la ricerca sta cercando di sviluppare valide alternative scientifiche anche per la cattura e il sequestro dell’anidride carbonica, per poi immagazzinarla in appositi siti.
Le criticità derivano dalle emissioni determinate dalle attività antropiche, ma è altrettanto importante catturare e stoccare la CO2 per eliminare parte dei gas serra rilasciati nell’atmosfera. Nel tempo si sono sviluppati diversi sistemi di cattura e di stoccaggio di anidride carbonica che operino in parallelo all’utilizzo delle fonti rinnovabili.
Cattura e stoccaggio di CO2
L’attività di cattura e stoccaggio di CO2 è considerata dunque strategica nell’ambito della politica energetica europea. Considerata una tecnologia di transizione che può contribuire a mitigare i cambiamenti climatici, si stima che possa ridurre del 20% le emissioni di gas ad effetto serra.
La Carbon Capture and Storage avviene attraverso reazioni chimiche esattamente nel punto di emissione, ma lo stoccaggio può avvenire anche a distanza. La Danimarca sperimenta per prima un sito dedicato proprio all’immagazzinamento della CO2, importando dall’estero l’anidride carbonica sequestrata.
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Il cimitero danese si trova a 1800 metri di profondità nel Mare del Nord e si configura come il primo sito di stoccaggio transfrontaliero di CO2. Il Progetto Greensand prevede di catturare le emissioni di un paese e conservarle in un altro. Il gas verrà trasportato dal Belgio utilizzando la tecnica che consente la cattura in fase di emissione, prima che venga rilasciata nell’atmosfera.
Successivamente sarà iniettato nel giacimento petrolifero esaurito situato nel Mar del Nord danese. Il progetto vede il coinvolgimento di molte organizzazioni, imprese, università, governi e startup ed ha l’obbiettivo di stoccare otto milioni di tonnellate di CO2 entro il 2030. Il tutto in modalità sicura e permanente.
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Strumento essenziale per contenere il riscaldamento globale nel futuro prossimo, il sito di stoccaggio danese si configura come un ottimo inizio del processo che coinvolgerà molti paesi europei. Il Mare del Nord si conferma una regione favorevole all’interramento vista la presenza di molti oleodotti e giacimenti geologici dismessi. Il vantaggio è che questi giacimenti di petrolio e gas esauriti sono documentati e presentano infrastrutture riutilizzabili.