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Allevamento intensivo di polpi, è il primo nel suo genere

Aprirà tra pochissimi giorni il primo allevamento intensivo di polpi. Ma sono già tante le polemiche sull’argomento

Polpo – Pixabay – OrizzontEnergia.it

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Gli allevamenti sono attività che consistono nella crescita e nella riproduzione controllata di animali, generalmente allo scopo di produrre alimenti o altri prodotti di origine animale come latte, uova, carne, pelli, lana, miele e prodotti farmaceutici. Gli allevamenti possono essere di diversi tipi, a seconda degli animali coinvolti, della loro destinazione d’uso e del sistema di allevamento adottato. Alcuni esempi di allevamenti sono quelli di bovini, suini, ovini, caprini, avicoli e ittici.

E proprio nell’ultimo settore è arrivo una vera e propria novità. Infatti se in mare si tende ad allevare solamente pesci o molluschi (quando non avviene in grosse vasche sulla terra), in Spagna a giorni aprirà il primo allevamento di polpi. 

Allevamento intensivo di polpi in Spagna

Polpo – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Nel porto di Las Palmas, in Gran Canaria, Spagna, sta per essere inaugurato un enorme impianto di allevamento intensivo di polpi della Nueva Pescanova. Questa attività commerciale mira a produrre circa 3.000 tonnellate all’anno, sacrificando un milione di polpi. Questi numeri sono impressionanti, ma ancor più allarmanti sono le tecniche di macellazione degli animali e altre pratiche raccapriccianti.

Le organizzazioni animaliste in tutto il mondo si sono opposte con fermezza a questo crudele progetto, e un nuovo rapporto intitolato “Uncovering the horrific reality of octopus farming” pubblicato da Compassion in World Farming e Eurogroup for Animals non fa che confermare le loro paure.

Oltre al significativo impatto ambientale, come lo sfruttamento eccessivo delle risorse ittiche per la produzione di mangime, vi sono molteplici problemi relativi al benessere degli animali coinvolti in questo tipo di allevamento, che confermano la crudele realtà dell’allevamento intensivo di polpi.

Ad esempio, i polpi verrebbero allevati in vasche sottomarine affollate in un sistema di acquacoltura su terraferma. Tuttavia, questi animali sono creature solitarie e questo tipo di confinamento potrebbe causare aggressioni e cannibalismo tra gli individui.

Cos’è riportato nel rapporto

Secondo il rapporto Octopus Factory Farming: A Recipe for Disaster di Compassion in World Farming del 2021, i test sperimentali per l’allevamento dei polpi indicherebbero un tasso di mortalità in pari circa al 20%. Questo vuol dire che 1 esemplare su 5 non sopravvivrebbe all’intero ciclo produttivo.

Ottenere 3.000 tonnellate annue di carne di polpo è un’impresa gigantesca e per farlo si dovrà intervenire sulla riproduzione della specie, alterarla per il mercato. Nel progetto avanzato dalla multinazionale Nueva Pescanova i polpi sarebbero esposti infatti continuamente alla luce artificiale, senza tregua, un supplizio per questi animali che sono molto sensibili agli stimoli luminosi.

C’è poi la macellazione che prevedrebbe una morte lenta, dolorosa tramite miscela di ghiaccio, un metodo brutale che provoca sofferenze e paura negli animali e ciò è stato dimostrato scientificamente.