E’ ufficiale una città ha stabilito la data per il referendum per i monopattini elettrici e il loro futuro
Senza troppi giri di parole: il mondo si divide tra chi ama e sostiene i monopattini elettrici e chi non vede l’ora che questi spariscano dalle città. Chi si esprime a favore afferma che questi sono efficienti dal punto di vista energetico e possono coprire grandi distanze con una sola carica della batteria. Allo stesso tempo sono molto agili e maneggevoli. Non meno importanti il loro utilizzo può contribuire a ridurre l’inquinamento atmosferico e il traffico veicolare, rendendoli una scelta sostenibile per la mobilità urbana.
Al contrario chi li critica solleva il problema della sicurezza, In quanto gli utenti dei monopattini elettrici possono essere esposti a rischi per la loro incolumità personale, in particolare se non si rispettano le norme sulla velocità e l’utilizzo dei caschi. Ma anche dell’abbandono dei monopattini elettrici in luoghi inappropriati, causando una potenziale pericolosità per i pedoni. E, infine, i monopattini elettrici non sono ancora regolamentati o ci sono regole vaghe, il che ha portato ad abusi e comportamenti non responsabili. E proprio per queste ragioni una città ha chiesto ai suoi cittadini di esprimersi – tramite un referendum – sul futuro di questo mezzo di trasporto.
Referendum sui monopattini: una città al voto
In un prossimo futuro, i monopattini elettrici messi a disposizione per il noleggio potrebbero non essere più presenti nella città di Parigi. Saranno i cittadini stessi a dover decidere sulla permanenza di questi mezzi, tramite un referendum che si svolgerà il 2 aprile. In quest’area urbana, ci sono circa 15.000 monopattini elettrici offerti in condivisione da società come Tier, Lime e Dott. Tuttavia, l’utilizzo improprio di questi mezzi e la violazione delle norme stradali hanno portato a situazioni caotiche e incidenti nella capitale francese, come in altre grandi città, come ad esempio Roma.
Nel 2019, un decreto ha imposto alcune limitazioni sull’utilizzo dei mezzi di trasporto leggeri, tra cui i monopattini elettrici. L‘età minima per guidarli è di 12 anni e non è consentito superare i 25 km/h né circolare sui marciapiedi. Nonostante ciò, molti francesi continuano a violare queste regole, mettendo a rischio la loro vita e quella degli altri. Inoltre, il problema dell’abbandono dei monopattini sulle strade o nei parchi senza alcun rispetto è ancora diffuso.
Di fronte a questa situazione, la sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, ha espresso la convinzione che il divieto dei monopattini elettrici in sharing sia la mossa migliore da fare. La decisione di indire un referendum al riguardo è stata presa a gennaio di quest’anno dalla prima cittadina socialista.
Nonostante le spaccature che il suo annuncio ha creato nel paese, la sindaca di Parigi ha rassicurato di rispettare il voto dei cittadini, anche se contrario alle sue opinioni. Il Ministro francese dei Trasporti, Clément Beaune, invece si è espresso contrario al referendum, suggerendo che sarebbe più opportuno inasprire le regole e aumentare l’importo delle multe invece di privare i cittadini del servizio dei monopattini a noleggio. In ogni caso, saranno i parigini a decidere il destino di questi mezzi in sharing.