La Nike ha ufficializzato lo stop all’utilizzo alla pelle di canguro. Si tratta di un primo importante passo ma…
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La pelle di canguro viene utilizzata in diverse applicazioni industriali, in particolare per la produzione di scarpe da calcio, guanti da baseball, borse, valigie e altri prodotti in pelle. La pelle di canguro è molto resistente e leggera, e ha un’alta resistenza alla trazione, il che la rende particolarmente adatta per prodotti che richiedono una grande resistenza all’usura, come le scarpe da calcio.
Inoltre, la pelle di canguro è molto sottile e flessibile, il che la rende molto comoda da indossare e maneggiare, specialmente per le calzature sportive. È anche molto resistente all’acqua e all’umidità, il che la rende una scelta popolare per gli articoli da esterno.
Tuttavia, l’uso della pelle di canguro è stato oggetto di controversie per le preoccupazioni legate alla conservazione delle specie e al benessere degli animali, in quanto il canguro è un animale selvatico che viene cacciato per la sua carne e per la sua pelle. Alcuni sostenitori dell’ambiente e dei diritti degli animali hanno quindi cercato di promuovere alternative alla pelle di canguro, come la pelle sintetica o altre pelli provenienti da fonti più sostenibili. Ma nelle ultime ore sono arrivate ottime notizie.
Pelle di canguro, la Nike non la userà più
La rinomata azienda Nike ha annunciato di voler interrompere l’impiego di pelle di canguro per la fabbricazione delle sue scarpe da calcio entro il 2023. Fino ad ora, questo materiale altamente dibattuto è stato la scelta preferita dell’azienda per i suoi prodotti di alta gamma.
Si profila un cambiamento significativo. La decisione di Nike è stata attesa a lungo da organizzazioni e difensori dei diritti degli animali, che l’hanno salutata come una grande conquista per la protezione dei canguri.
Anche la celebre azienda Puma ha deciso di abbandonare del tutto l’uso della pelle di canguro per le sue iconiche scarpe Puma King. Invece della K-Leather, il marchio utilizzerà la tecnologia K-Better, interamente priva di ingredienti di origine animale. L’organizzazione KangaroosAlive ha espresso il suo profondo ringraziamento a coloro che hanno fatto luce su questo settore spesso trascurato, inclusi i manifestanti che hanno preso le strade, i volantinaggi, le lettere alle autorità e le petizioni.
Stop alla pelle di canguro, ma è solo il primo passo
Senza dubbio si tratta di un passo avanti, ma non è sufficiente. Ogni anno, migliaia di canguri vengono uccisi brutalmente per la loro carne e la loro pelle. Si stima un totale di oltre 45 milioni di animali uccisi tra il 2000 e il 2016. Questi marsupiali vengono spesso mutilati e torturati, morendo lentamente in atroci sofferenze. Anche coloro che vengono “allevati in modo sostenibile” subiscono la stessa dolorosa fine.
Per porre fine a tutto ciò, è necessario che le persone si facciano sentire e mettano pressione sulle istituzioni europee. Attraverso petizioni, per vietare l’importazione di prodotti a base di canguro nei territori comunitari. Solo in questo modo il mercato della moda sarà costretto a rispettare queste norme.