La presenza di fiori e piante in condominio può essere regolamentata dall’Assemblea condominiale. Cosa sapere
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Mettere fiori nei balconi e negli spazi condominiali comuni può avere diversi vantaggi estetici ed emotivi. Innanzitutto, i fiori aggiungono colore e bellezza a qualsiasi ambiente, e possono fare la differenza nella decorazione di un balcone o di una finestra. Inoltre, i fiori hanno un effetto positivo sul nostro umore, contribuendo a creare un’atmosfera serena e rilassante.
Inoltre, molte piante da fiore sono in grado di attirare api e farfalle, favorendo la biodiversità e il benessere dell’ambiente circostante. Infine, le piante possono anche migliorare la qualità dell’aria, assorbendo anidride carbonica e altre sostanze inquinanti e liberando ossigeno. In generale, mettere fiori nei balconi può quindi essere un’attività molto piacevole e gratificante, che contribuisce a rendere la nostra casa più accogliente e a migliorare il nostro benessere psicofisico. Ma il condominio può regolamentare i fiori e le piante?
Fiori e piante in condominio: cosa sapere (ed evitare noie condominiali)
Le piante e i fiori sono elementi che contribuiscono a rendere l’ambiente condominiale più piacevole. Nonostante la loro importanza, sono soggetti a una regolamentazione piuttosto rigida. Infatti, il diritto che disciplina le parti comuni degli edifici condominiali si estende anche alle piante e ai prodotti ornamentali.
L’assemblea condominiale ha il potere di impedire la presenza di piante e fiori su scale e pianerottoli se questi limitano l’utilizzo degli spazi comuni o alterano il decoro dell’edificio, ad esempio se le piante risultano ingombranti o invasive. Inoltre, i condomini possono opporsi al metodo di irrigazione delle piante per garantire la pulizia delle parti comuni.
In generale, l’utilizzo di piante e fiori sui balconi non è vietato dalla legge, a meno che non causino danni alle parti comuni dell’edificio o mettano in pericolo la stabilità, la sicurezza o l’aspetto architettonico.
Secondo l’articolo 1122 del Codice Civile, i condomini non possono effettuare lavori che danneggiano le parti comuni dell’edificio di proprietà comune. In un condominio, le regole sull’uso di piante e fiori sui balconi possono essere stabilite da regolamenti specifici che limitano il tipo di specie vegetali, la quantità e la modalità di posizionamento.
Se le piante e i fiori sul balcone causano disturbo o danni alle parti comuni dell’edificio, o limitano l’utilizzo degli spazi comuni, come ad esempio a causa di annaffiature eccessive o inadeguate, i condomini possono imporre restrizioni all’uso di tali elementi ornamentali.