Too Good To Go, conosci quest’app? Ogni giorno nel nostro Paese salva tantissimi pasti ed aiuta ad abbassare lo spreco alimentare
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Cambiano i tempi, le esigenze e così le abitudini, anche a tavola. Gli italiani hanno capito che non è più tempo di sprecare, soprattutto il cibo. Da un lato l’aumento dell’inflazione ha suscitato grande preoccupazioni tra i cittadini, dall’altro anche l’allerta ecologica che ci richiama tutti ad una maggiore attenzione e consapevolezza, hanno fatto sì che lo spreco alimentare nel corso del 2022 si sia limitato tantissimo.
Più di un terzo degli italiani, il 32%, secondo i dati di Confesercenti, teme di dover spendere sempre di più per il cibo e le bevande. Ecco allora che anche il timore dell’aumento dei prezzi ha responsabilizzato tutti, dando più importanza ad ogni singolo alimento, evitando di sprecare ciò che invece è ancora buono. Lo testimoniamo anche i dati di Too Good To Go, l’app contro lo spreco alimentare che oggi conta quasi 6 milioni di utenti. Un vero successo nel nostro Paese che aiuta a salvare tantissimi pasti. Se ancora non la conosci ti spieghiamo come funziona.
Too Good To Go, come funziona e perché è a favore dell’ambiente
È cresciuta in pochissimo tempo soprattutto nelle grandi città grazie al passaparola e solo nel 2022 ha strappato dall’immondizia ben 5 milioni di pasti, il 32% in più rispetto al 2021. È questa la potenza di Too Good To Go, l’app che combatte in modo semplice ma efficace lo spreco alimentare conquistando sempre più utenti che si iscrivono ed aziende che vi diventano partner.
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Il meccanismo è davvero semplice. Ogni azienda propone della Surprise Bag, delle box che si compongono con il cibo in eccesso, rimasto invenduto nel corso della giornata. Proposte eccellenti e non scarti, questo c’è da sottolinearlo, che hanno un costo accessibilissimo ed inferiore a quello della vendita standard, così da essere alla portata di tutti. L’effetto sorpresa, sapendo comunque di trovare qualcosa di buono, ed i prezzi convenienti hanno fatto volare in alto l’app che sostiene molto anche i piccoli imprenditori ed i negozi di prossimità. Loro si fanno conoscere e nello stesso tempo diminuiscono lo spreco ed i rifiuti legati alla loro filiera, riducendo anche le spese.
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Insomma un mix di tanti elementi che fanno bene a tutti: in primis all’ambiente, poi ai cittadini che acquistano buon cibo e risparmiano e anche ai commercianti come detto. Il tutto verso un’unica direzione: cercare di responsabilizzare di più tutti nei confronti dello spreco di cibo dimostrando che la tendenza al troppo e al superfluo si può invertire nel rispetto della sostenibilità.