Potare il rosmarino può sembrare un’operazione molto facile, eppure vengono commessi molti errori. In questo modo si eviteranno
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Il rosmarino è considerato il simbolo della memoria fin dai tempi antichi. Nella città di Atene e nell’Impero Romano, i ramoscelli di rosmarino erano associati all’immortalità dell’anima e venivano posti tra le mani dei defunti durante i riti funebri.
Gli studenti greci indossavano tali rametti tra i capelli prima di un esame, credendo che avrebbe migliorato la loro memoria. In Grecia e a Roma, il rosmarino rappresentava anche la fedeltà coniugale ed era indossato dagli ospiti d’onore durante i matrimoni. Ancora oggi, il rosmarino è presente in alcune cerimonie. In Inghilterra, ad esempio, viene utilizzato l’11 novembre per commemorare i caduti delle due guerre mondiali.
Ma la maggior parte delle persone utilizza questa pianta in cucina. Non a caso è molto versatile e conferisce un sapore intenso alle carni, rende le focacce più gustose e non può mancare nella cecina, sulle patate al forno, nella zucca al forno e in molte altre ricette. È sempre presente un rametto di rosmarino fresco nelle vicinanze di una cucina che si rispetti. Ma per curare la pianta nei modi è opportuno potarla. Un’operazione che in molti sottovalutano…
Potare il rosmarino perché è importante farlo (e come farlo)
Se si trascura la potatura del rosmarino, la pianta potrebbe diventare disarmonica, legnosa nella parte bassa e con meno rametti freschi da utilizzare. È consigliabile potare la pianta una volta all’anno (preferibilmente a marzo) per mantenerla giovane e in una forma piacevole.
Il rosmarino è uno dei classici arbusti mediterranei. Questa pianta aromatica è sempreverde e il suo profumo ci riporta alla mente le passeggiate estive lungo le coste. Il suo nome ci suggerisce la sua preferenza per il mare. È resistente alla siccità e al sole forte, quindi richiede una buona esposizione solare per crescere bene. Tollererà anche temperature fino a -15°C, il che la rende adatta anche alle zone interne, a condizione che le sue radici non rimangano in zone ristagnanti.
Il taglio del rosmarino può essere effettuato alla fine dell’estate o all’inizio dell’autunno, quando la fioritura è terminata, o a fine inverno, tra gennaio e marzo. La scelta del periodo dipende dalle condizioni climatiche del nostro territorio, per evitare che la pianta subisca danni a causa del gelo subito dopo la potatura. La fioritura è molto prolungata e occupa l’intera primavera ed estate, quindi, è importante non procrastinare troppo la potatura annuale per evitare di eliminare un gran numero di fiori che attirano insetti impollinatori.
La potatura del rosmarino comporta diverse fasi fondamentali che devono essere rispettate per garantire una corretta crescita della pianta:
- Effettuare un’osservazione attenta della pianta, individuando le parti che necessitano di essere eliminate, come quelle secche, malate o deboli.
- Procedere all’eliminazione delle parti individuate, per favorire la crescita sana della pianta.
- Spuntare le cime dei rami, ritornando indietro sulla stessa ramificazione, in modo da stimolare la crescita di nuovi rametti laterali.
Per decidere come agire sulla pianta, iniziamo sempre con l’osservazione. La prima cosa da fare è rimuovere le parti malate o secche. L’importanza dell’intervento dipende dall’ultima volta che è stata potata. Se si è costanti con la manutenzione, basterà una semplice spuntatura. Se, invece, le branche sono state lasciate a lignificare per lungo tempo, sarà necessario un taglio più drastico.
Tuttavia, bisogna fare attenzione a non esagerare: il taglio non deve interessare più di un terzo della lunghezza del ramo, e non si dovrebbe mai lasciare solo il tronco privo di parti verdi, poiché il rosmarino non è in grado di riformarle e un taglio del genere potrebbe ucciderlo. I tagli hanno lo scopo di mantenere le dimensioni della pianta e di evitare che si svuoti.
Pertanto, dobbiamo anche tagliare una parte del ramo che cresce verso l’alto per stimolare la crescita di nuova vegetazione e ramificazioni. Il taglio deve essere netto, senza sfilacciature e leggermente obliquo per evitare che l’acqua stagne sulla ferita.
Gli strumenti per potare il rosmarino
La pianta di rosmarino produce inizialmente rami delicati che col tempo diventano legnosi e più spessi. Per eseguire tagli precisi e corretti, è essenziale utilizzare strumenti adeguati. Tagli netti e precisi riducono al minimo il danno alla pianta. Gli strumenti necessari variano in base al diametro dei rami da tagliare.
Utilizzate una cesoia da potatura manuale per i rami giovani e una forbice elettrica o un troncarami per quelli più grandi. Quando ci sono molte parti da tagliare, uno strumento elettrico risparmia sforzo ed è più semplice da utilizzare rispetto a una sega. Le diramazioni del rosmarino sono complesse e una sega non è l’ideale per lavorare con precisione.