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Milioni di pesci morti per ipossia, è una strage

Recentemente è accaduta una strage di pesci, milioni di animali morti in Australia per ipossia, ossia per carenza di ossigeno.

I pesci morti galleggianti nelle acque (Rai News) – Orizzontenergia.it

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In Australia è accaduto un fatto drammatico, in uno dei suoi fiumi più importanti, milioni di pesci sono morti per ipossia, ossia mancanza di ossigeno per via delle roventi temperature. Un tappeto di pesci decomposti, emersi a galla, trascinati dalle correnti del fiume Darling Baaka, nei pressi di Menindee, nello Stato di New South Wales.

Una distesa di pesci morti e galleggianti che ha ricoperto il fiume per chilometri. Il tutto a causa di temperatura da record, altissime per il periodo, sintomo di una crisi climatica senza fine. Lo scorso weekend, infatti, sono stati superati i 35 gradi, questa situazione va avanti da mesi e il grande caldo costante toglie ossigeno all’acqua.

Un tappeto di pesci morti che si protrae per chilometri: è accaduto in Australia

Le carcasse dei pesci (Rai News) – Orizzontenergia.it

Gli esperti sono in pieno allarme e temono che la situazione possa ripetersi. Le temperature, tra l’altro, non accennano a diminuire e si prevedono oltre 40 gradi anche per le prossime settimane. Una catastrofe fluviale di immani proporzioni che non era mai accaduta prima, almeno non di questa entità. Tra le specie colpite ci sono la Nematalosa erebi, le carpe, i merluzzi di Murray e pesci persici.

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Le autorità, da giorni stanno cercando di recuperare le carcasse degli animali morti, per poterle smaltire con urgenza. Si sta cercando di ripulire il fiume. Il NSW DPI Fisheries sta lavorando in fretta, insieme a tante altre agenzie del Commonwealth, per risolvere al più presto questa situazione catastrofica. Eppure non sembrano esistere soluzioni al problema.

I cittadini dello Stato sono disperati, l’odore delle carcasse è nauseante, inoltre le acque del fiume ora non sono navigabili e per la puzza non sono nemmeno avvicinabili. Questo fenomeno, anche se non di questa entità, era già accaduto in passato. Ad esempio, nel 2018 centinaia di migliaia di pesci erano morti, ricoprendo circa 40 km di fiume.

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Adesso, la situazione appare ancora più grave, il problema è che questo fenomeno potrebbe succedere ancora nel prossimo futuro, e di pesci se ne contano sempre meno. Il Darling Baaka è un fiume che non gode di buona salute per via della crisi climatica. Le autorità, al momento, stimano ci siano in acqua oltre 3 milioni di pesci morti. Una strage.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.