La pacciamatura è un processo importantissimo per proteggere il proprio raccolto. E per farla basta solo uno strumento
La pacciamatura rappresenta una tecnica essenziale sia per i coltivatori amatoriali che per le aziende agricole con grandi estensioni di ortaggi. Tale pratica consente di risparmiare tempo evitando di dover estirpare le erbacce e di non sprecare acqua mantenendo l’umidità del terreno per un tempo prolungato.
Esistono diverse modalità per effettuare la pacciamatura del suolo, come l’utilizzo di materiali naturali tra cui la paglia, il cippato e le foglie, oppure tramite l’utilizzo di teli specifici acquistabili in commercio. La scelta del telo rappresenta una valida opzione soprattutto per chi coltiva su larga scala poiché si presta a una posa rapida.
È importante sottolineare che sono disponibili sul mercato diverse tipologie di teli e si consiglia di optare per quelli biodegradabili, evitando quelli in plastica. Successivamente, è fondamentale comprendere il corretto utilizzo del telo per ottenere i migliori risultati.
Due consigli pratici per la pacciamatura: trapiantare piantine invece di seminare direttamente nel terreno coperto dal telo per evitare che le piante nascenti non trovino l’apertura nel telo e restino senza luce. E anche predisporre l’irrigazione a goccia prima di stendere il telo perché è impermeabile e richiede un’irrigazione specifica per evitare la traspirazione. Un impianto a goccia garantisce il massimo risparmio idrico.
Per pacciamare correttamente il terreno dell’orto è importante effettuare una buona preparazione del suolo, livellando accuratamente il letto in cui andrà posto il telo. Se si vuole creare un’aiuola rialzata, è necessario tararla in base alle dimensioni del telo e tirare uno spago per ottenere una bordatura retta.
Una volta preparato il terreno, basta stendere il telo e rincalzare i bordi per impedire che il vento lo sollevi. Una buona pratica consiste nel tracciare due solchi paralleli, posizionare il telo facendo entrare i bordi nei solchi e poi coprirlo con la terra. Per l’agricoltura professionale esistono macchine apposite che consentono di pacciamare rapidamente grandi campi da coltivare.
Esistono varie possibilità tra i teli pacciamanti, che possono essere suddivisi in: teli monouso, che richiedono di essere sostituiti alla fine di ogni ciclo di coltivazione e teli coprenti riutilizzabili. Ovviamente, la scelta di teli monouso in plastica non è una scelta sostenibile dal punto di vista ecologico, oltre che poco pratica. È quindi preferibile optare per teli biodegradabili, che evitano la necessità di rimuovere e smaltire il telo alla fine del ciclo di coltivazione. Grazie alla loro composizione interamente naturale, questi teli possono essere lasciati a degradarsi nel terreno, arricchendolo di sostanza organica e senza lasciare residui.
Tra i teli biodegradabili, i più comuni sono quelli realizzati in amido di mais, generalmente neri. Esistono anche teli in juta, che offrono una maggiore traspirazione ma che tendono a strapparsi più facilmente. Tuttavia, il loro costo è generalmente più elevato e quindi potrebbero non essere convenienti per un uso monouso.
C’è poi anche il telo in Materbi. Questo è un film per pacciamare fatto di amido di mais completamente biodegradabile, che può essere fresato o vangato nel terreno alla fine dell’utilizzo senza lasciare residui. Ha la stessa resistenza di un telo in polietilene e un prezzo simile, ma con il vantaggio di non dover essere rimosso. È disponibile in nero e dura in media 3-5 mesi, coprendo il ciclo delle piante da orto.
Oltre al controllo delle infestanti, la pacciamatura offre numerosi benefici. In sintesi, i cinque principali vantaggi di questa pratica sono:
A questi vantaggi, validi per tutte le forme di pacciamatura, si aggiungono altri cinque punti di forza del telo biodegradabile:
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