Da dove viene il pesce che compri? Ti diamo un’idea

Ti sei mai chiesto quale sia la provenienza del pesce acquistato al supermercato? Ecco come capire la sua origine attraverso l’etichetta.

codice etichette provenienza pesce
Un peschereccio tornato con la cattura dei pesci (Canva) – Orizzontenergia.it)

Quando ci rechiamo al supermercato e facciamo la spesa, mettiamo nel carrello tanti prodotti di cui ignoriamo la provenienza. Lo facciamo per distrazione, oppure per fiducia, poiché sappiamo che si tratta di alimenti sani e che non recano danni all’ambiente. In realtà, non è proprio così, ad esempio, il pesce venduto può provenire da ogni parte del mondo, anche da zone a rischio inquinamento.

Come fare per avere un’idea chiara della sua provenienza? Basta prendere la confezione e leggere attentamente l’etichetta. Qui deve esserci scritto tutto, magari sotto forma di codice, che nella maggior parte dei casi risulta incomprensibile e potrebbe ingannare il consumatore. Tuttavia, se lo si sa interpretare, ci si accorge dell’origine del pesce.

Il codice stampato sulle etichette per scoprire la provenienza del pesce: come leggerlo

tabella origine pesci Fao
Tonno pescato (Canva) – Orizzontenergia.it)

Come rivela la pagina Cookist, per conoscere la provenienza del pesce che si acquista, basta attenersi alle zone di pesca Fao. Consultare la tabella Fao è sicuramente il modo migliore per scoprire dove il pesce è stato pescato. Le etichette, infatti, devono obbligatoriamente riportare una precisa dicitura stampata sull’etichetta del prodotto.

Sulle confezioni, bisogna puntare lo sguardo sul numero indicato. Attraverso questo numero, risaliamo facilmente alla zona di pesca, cioè dove il pesce che ci apprestiamo ad acquistare e a consumare è stato catturato. Ad esempio, la zona di pesca del Mar Mediterraneo, che è quella più vicina a noi, quindi diciamo “locale”, è indicata con il numero 37.

Vediamo la tabella generale e i numeri corrispondenti alle varie zone di pesca del globo. La stessa tabella si può consultare anche sul sito della Fao. I numeri corrispondenti, che sono un’indicazione obbligatoria per tutte le aziende, sono:

  • 18 – Oceano Artico
  • 21 – Oceano Atlantico nord occidentale
  • 27 – Oceano Atlantico nord orientale/Mar Baltico
  • 31 – Oceano Atlantico centro occidentale
  • 34 – Oceano Atlantico centro orientale
  • 37 – Mar Mediterraneo/Mar Nero
  • 41 – Oceano Atlantico sud occidentale
  • 47 – Oceano Atlantico sud orientale
  • 48, 58, 88 – Oceano Antartico
  • 51, 57 – Oceano Indiano
  • 61, 67, 71, 77, 81, 87 – Oceano Pacifico

Questa tabella deve essere obbligatoria non solo per indicare dove è avvenuta la cattura dei pesci, ma anche per quanto riguarda il pesce decongelato o quello in scatola. Bisogna fare attenzione a cosa si acquista.

Ad esempio, meglio evitare di acquistare confezioni che riportano il codice 61 e 87, cioè la zona di Oceano Pacifico che corrisponde alle coste del Giappone, dove le acque presentano contaminazioni a seguito dell’esplosione della centrale nucleare di Fukushima. Anche se poi, l’inquinamento dei mari è una situazione globale e che si può trovare ovunque.

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