Parco eolico davanti alle coste italiane sotto l’esame del governo per valutare l’impatto ambientale del progetto: vediamo di cosa si tratta
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Le energie rinnovabili sono la risposta alla necessità di transizione energetica da realizzare con la decarbonizzazione del Pianeta. Riduzione di emissioni di CO2 e contrasto ai cambiamenti climatici le priorità dei governi di molti paesi. Oltre all’effettivo risparmio energetico e ad una sorta di autonomia nella produzione di energia elettrica che si vanno ad aggiungere alle strategie politiche.
Numerosi i progetti inerenti alla fase di transizione ecologica e allo sfruttamento di solare ed eolico per raggiungere gli obbiettivi prefissi. L’opportunità si concretizza attraverso la realizzazione di hub energetici di ultima generazione con tecnologie innovative e sempre più all’avanguardia basate sull’integrazione di differenti impianti.
Siamo a Ravenna, Romagna dove si pensa di realizzare un hub energetico al largo della costa ravennate. Il progetto è stato presentato al vaglio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e al Ministero delle Infrastrutture per ottenere le procedure autorizzative. La struttura, Romagna 1&2, sarà composta da due parchi eolici posti a nord e a sud di Ravenna e da zone di fotovoltaico galleggiante.
Un impianto polivalente in grado di produrre 750Mw di capacità installata, da destinare alla rete elettrica, allo stoccaggio e alla produzione di idrogeno verde. Innovativa e all’avanguardia l’infrastruttura può rappresentare un’ottima soluzione concreta ed alternativa alle esigenze sempre più importanti di sfruttamento delle energie rinnovabili.
Si parla di una prospettiva di produzione di 8mila tonnellate di idrogeno e una quota variabile tra i 1500 e i 200 gigawatt annui. Numeri importanti che rendono il progetto un intervento lungimirante e strategico per la zona di Ravenna e per l’intero paese. L’interesse mostrato dai Ministeri coinvolti ha dimostrato la bontà dell’idea progettuale in termini di vantaggi che andrebbero a determinarsi.
L’iter prevede la pubblicazione del progetto (14 marzo) e la scadenza del 13 aprile per presentare osservazioni in merito da parte degli attori coinvolti. Come il comune di Rimini, vicino di casa del comune di Ravenna, che si preoccupa di approfondire alcuni aspetti del progetto che potrebbe impattare negativamente rispetto al proprio impianto eolico riminese di prossima realizzazione.
Il progetto rimane interessante ed innovativo, principalmente perché presenta due tipologia di tecnologie di produzione energetica come il fotovoltaico e l’eolico. Inoltre sarà formato da due parti una marina ed una terrestre, che integrate svilupperebbero funzionalità multiple che si tradurrebbero in tre diverse modalità di impiego.
Da un lato la produzione di energia elettrica da immettere nella Rete di Trasmissione Nazionale, abbinata allo stoccaggio dell’energia in esubero. In terzo luogo la produzione di idrogeno verde grazie alla procedura di elettrolisi. Naturalmente è allo studio e sotto valutazione il grado di impatto ambientale rispetto alle varie componenti ambientali quali paesaggio, avifauna e fauna marina, ma anche il suolo e il sottosuolo, così come la gestione dello spazio in mare e a terra.