Come mai non c’è acqua nel deserto?

Deserto: vi siete mai chiesti come mai non c’è acqua? Scopriamo subito tutto quello che c’è da sapere al riguardo

acqua nel deserto: perché non c'è?
Terre aride – Pixabay – OrizzontEnergia.it

L’acqua è un bene prezioso, indispensabile per la vita, sia del l’ecosistema in toto che per noi esseri umani. Senza acqua, è ben chiaro, che non è possibile vivere. Ci sono tuttavia molte cose che non sappiamo sull’acqua. Moltissime sono le campagne di sensibilizzazione attuate al fine di preservare il consumo dell’acqua. Per evitarne lo spreco. Ma mentre ci affidiamo alle nostre pratiche quotidiane, che presuppongono l’utilizzo dell’acqua, quante volte abbiamo pensato al deserto e quante volte ci siamo interrogati sul perché non ci sia acqua in quei posti? Il deserto è tale proprio perché caratterizzato da assenza di acqua. Questo particolare non concede nemmeno la possibilità di coltivare, ovviamente.

Il “problema” che nasce nelle terre sabbiose del deserto, che non dona la possibilità, dunque, di coltivare alcuna forma di vegetazione, non è legato comunque al tipo di terreno. Il suolo, infatti, in queste zone non ha una composizione che può essere definita inadatta alla coltivazione. In caso di piogge abbondanti o quantomeno regolari, anche nel deserto sarebbe possibile coltivare. La vegetazione sarebbe, dunque, in grado di attecchire regolarmente anche nel deserto.

Nel deserto non c’è acqua, perché?

deserto: perché manca l'acqua?
Distese desertiche – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Nonostante quella che è la sua natura, arida e sabbiosa, è sbagliato pensare che nel deserto non è possibile immaginare alcuna forma di coltivazione. Il problema di questi luoghi, come abbiamo già detto, è la mancanza di acqua, di piogge che rendono il terreno secco ed arido, non favorendo la vegetazione.

Quindi, alla domanda molto frequente “perché non c’è acqua nel deserto?” potremmo semplicemente rispondere che l’acqua manca a causa delle condizioni climatiche legate alla posizione geografica. In altre parole, l’assenza di precipitazioni rende le terre desertiche non favorevoli alla coltivazione. Inadatte.

Ma come abbiamo detto, non si tratta di un problema legato alla terra stessa, in quanto sabbiosa o rocciosa. Proprio nel Sahara, nell’ultimo milione di anni, proprio a causa delle fluttuazioni climatiche, si sono alternati ai “normali” periodi di siccità ed aridità, a periodi piovosi. Questo ha generato la formazione di oasi e di alcuni laghi. Un modo, quindi per rendere fertile anche il terreno del deserto è quello di irrigarlo con dei pozzi artificiali.

In questo modo sarebbe possibile coltivare anche nelle zone desertiche, come è successo in Israele, dove con il metodo della coltivazione “goccia a goccia” si sono ottenute zone fertili predisposte alla coltivazione. E’ opportuno sottolineare che questo metodo è altamente ecosostenibile ed è stato ideato proprio per evitare lo spreco inutile di acqua, che come sappiamo, è un bene preziosissimo.

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