La desertificazione in Africa è un fenomeno preoccupante e che riguarda tutti quanti, un dramma a livello planetario causato dai cambiamenti climatici.
I cambiamenti climatici stanno causando danni irreparabili in ogni parte del mondo. Ci sono zone del pianeta, però, maggiormente soggette alla crisi climatica. Tra queste c’è il continente africano, già di suo afflitto da mancanze di piogge e composto da aree desertiche. La desertificazione alla quale sta andando incontro l’Africa è un dramma che deve preoccupare tutti quanti.
Il fenomeno della desertificazione ormai è in atto da decenni, tuttavia, solo di recente si possono comprendere i danni enormi del cambiamento climatico e la portata che un evento simile ha sul territorio. L’Africa è la vittima principale della trasformazione climatica, ma ciò che accade in questo continente si riflette inevitabilmente anche nel resto del mondo.
La desertificazione comporta una lunga scia di problemi, come la perdita di superficie, la deforestazione, gli incendi, la riduzione dei pascoli, la sottrazione di habitat naturale. Senza contare i danni arrecati dall’agricoltura intensiva, l’erosione, la contaminazione del territorio, e molto altro ancora. Tutti danni che contribuiscono alla distruzione della natura. Se si perde natura, si perde cibo, si perdono sostanze organiche e capacità produttive.
Inoltre, si condannano all’estinzione centinaia di specie animali. Il report europeo sui danni climatici in Africa mette i brividi: la desertificazione avanza inesorabile, mangiandosi intere aree, condannando le popolazioni. In Kenya, ad esempio, si sta vivendo una situazione assurda. Questo paese, basato principalmente sull’agricoltura e sull’allevamento, sta affrontando numerosi problemi.
Quasi un milione e mezzo di persone vivono in aree critiche, tutte quante sono affette da malnutrizione acuta. L’economia del paese, già fragilissima di suo, sta crollando anno dopo anno, condannando tutta la popolazione. Gli effetti dei cambiamenti climatici, in Kenya, stanno portando a conseguenze devastanti. Siccità prolungata, frane, inondazioni, carenza di acqua potabile e diffusione di malattie dovute alla scarsa condizione igienica, stanno decimando il popolo.
Inoltre, ciò costringe le persone a migrare altrove, trasformandole in migranti climatici. Tante persone provenienti dai villaggi stanno confluendo nelle grandi città, come Nairobi, generando sobborghi costituiti per lo più da baraccopoli e creando una situazione allarmante. Ciò alimenta il lavoro minorile, la diffusione di malattie, la criminalità e la lotta per qualche poco che si ha a disposizione. Ma la desertificazione africana riguarda tutti quanti, anche noi, come ha affermato il Presidente Mattarella, in vista in Africa.
Anche l’Europa è a rischio desertificazione, specialmente l’Europa meridionale e l’area balcanica. In Italia, si stima che i territori a rischio siano il 20%. Tra l’altro, proprio per la questione climatica, il nostro continente è meta dei migranti climatici, costretti a spostarsi dal proprio territorio al nostro pur di sopravvivere. Viviamo tutti quanti una situazione critica e di instabilità, e sarà sempre peggio.
Occorre ripristinare territorio distrutti, piantando alberi, ripopolando le zone desertiche con la vegetazione. Occorre attuare concrete politiche Green, sostenibili, valorizzare il verde urbano, ed evitare sprechi di risorse naturali. Inoltre, bisogna aiutare i popoli in difficoltà, creando infrastrutture per la raccolta e il riciclo dell’acqua. Insomma, di cose da fare ce ne sono tantissime, ma occorre agire tempestivamente.
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