Il pomodoro è un frutto composto da numerose varietà, tutte ottime da coltivare e da portare in tavola: ecco la lista delle migliori.
Come ogni frutto, anche se in tanti lo considerano un ortaggio, il pomodoro si presenta in numerose varietà. Conoscerle è un bene, per poterle poi coltivare in casa e portare in tavola per la preparazione di tantissime ricette. Ogni varietà presenta caratteristiche uniche, e allora, quale tipologia è meglio coltivare in casa e nell’orto?
Prima di tutto, bisogna considerare che una coltivazione sana, genuina, senza l’utilizzo di pesticidi chimici, aiuta a mantenere intatti sapore, caratteristiche e proprietà nutrizionali. Meglio sempre preferire soluzioni naturali e sostenibili. Diamo uno sguardo alla lista di alcune tra le varietà più coltivate e consumate in Italia.
Il pomodoro pachino è, molto probabilmente, la varietà più acquistata nei supermercati. Contiene vitamina C ed è ricca di antiossidanti. Il pachino presenta un sapore dolciastro, ottimo da consumare crudo, magari per accompagnare insalate e contorni vari. Si coltiva in zone con temperatura mite e calda. Il pachino è composto da quattro sotto-varietà:
Le piantine di pachino si piantano a distanza di 50 cm l’una dall’altra, il trapianto si effettua in primavera, nel mese di aprile. Necessita di tanta acqua, evitando però i ristagni idrici. Non si bagnano mai le foglie o i frutti. Il terriccio deve essere ricco di nutrienti. Il raccolto si effettua da luglio a ottobre. Altra varietà è il cuore di bue, dalla buccia sottile e liscia.
Si consuma fresco o cotto, necessita di tanto sole e di un terreno nutriente e con sostanze organiche. Si raccoglie tra marzo e luglio, per la coltura invernale, e tra giugno e settembre, per la coltura estiva. Tra l’altro, si assiste la crescita posizionando sostegni dove possa arrampicarsi. Le irrigazioni devono essere regolari, si concima ogni dieci giorni e si devono eliminare le piante infestanti.
Il gigante patataro, invece, è una varietà molto consumata. In tanti la chiamano kilotto, e presenta un colore vivace e una polpa ricca e soda. Per una corretta coltivazione, necessita di un buon concime e di un terreno fertile. Ha un ottimo sapore, molto gustoso, il raccolto avviene circa 100 giorni dopo il trapianto. Questo pomodoro presenta una bassa acidità, perciò è ottimo per la preparazione di polpe e di salse.
Il San Marzano è molto succoso e cresce bene se piantato in un terreno ricco di nutrienti. Anche questo necessita di sostegni per crescere sano. Si annaffia con regolarità, facendo attenzione a non bagnare le foglie e i frutti. Si raccoglie in estate, tra luglio e settembre. E ancora, in lista troviamo il quinto gusto, che ama il caldo e la luce, ma non il sole cocente di mezza estate.
Preferisce terreni ben drenanti e fertili, si annaffia un paio di volte alla settimana, mentre nel pieno dell’estate anche quattro volte, inoltre si deve coprire con un telo. Si raccoglie non appena i frutti iniziano a diventare rossi. Infine, troviamo il datterino, dalla buccia spessa e dalla polpa densa. Si tratta di una varietà molto resistente al freddo e di facile coltivazione.
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