Meno tasse su giardini, terreni e pergolati: nuove regole per il 2023

2023: tutte le nuove regole per giardini, pergolati e terreni. La novità sono le tasse: meno rispetto al passato

tasse su case, giardini e terreni: scopri come pagare meno
Immobile – casa – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Il sogno di tutti, o almeno di molti, è quello di avere un giardino bellissimo da poter curare e dove passare del tempo in totale relax ed all’aria aperta. sappiamo benissimo, però, che possedere giardini, terreni o anche pergolati, presuppone un costo. Ci sono delle tasse, infatti, da pagare e dunque dei costi da sostenere. Fortunatamente le leggi che sono attualmente in vigore, quelle che riguardano proprio l’anno 2023, sembrano essere rassicuranti. Pare, infatti, che sia possibile pagare meno tasse su case, giardini e terreni.

Stando a quanto previsto dalla legge, infatti, pagare meno tasse può essere una cosa possibile con il comodato d’uso gratuito di casa, intestando ad un figlio o ad un parente la seconda casa. Per ciò che riguarda i terreni è possibile pagare meno tasse se soddisfano determinati requisiti che sono, appunto, richiesti dalla legge. Ricordiamo che non pagare le tasse su case o terreni equivale ad evadere e per questo reato sono previste pene e sanzioni molto alte. Ma scopriamo, dunque, in che modo è invece possibile pagare meno tasse.

Pagare meno tasse su case, giardini o terreni: scopri come. Le novità del 2023

case, giardini e terreni: così paghi meno tasse
Terreno agricolo – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Le tasse che lo Stato ci impone sulle case ed i terreni sono l’IMU e la TARI. Rispettivamente che riguardano la proprietà sulla seconda casa e l’imposta sui rifiuti. In particolare, quest’ultima, deve essere pagata sempre e l’importo da versare viene calcolato in base ai membri del nucleo familiare e dai metri quadrati della casa.

La TARI da pagare, dunque, è più alta se i membri del nucleo familiare sono di più. Per quanto riguarda gli immobili, un metodo per poter pagare meno tasse è sicuramente quello di utilizzare il comodato d’uso gratuito per una seconda casa, intestandola magari ad un figlio. Con questo metodo, infatti, si ha la possibilità di risparmiare almeno il 50% delle tasse.

Per poter usufruire del comodato d’uso gratuito è importante sapere che devono esistere determinati presupposti, tra cui: che la casa data in comodato d’uso gratuito al figlio non rientri tra le case di lusso o di pregio; che il comodato d’uso gratuito sia tra parenti di primo grado in linea diretta, cioè genitori e figli, per cui la casa diventa l’abitazione principale.

Tasse su case, giardini e terreni: come pagare meno

Registrare all’Agenzia delle Entrate il regolare contratto di comodato d’uso gratuito della casa; che il genitore che concede la casa in comodato sia residente e dimori abitualmente nello stesso comune in cui si trova la casa data in comodato; che il genitore che ha dato la casa in comodato d’uso gratuito al figlio abbia al massimo due immobili ad uso abitativo e sempre nello stesso Comune.

L’agevolazione che prevede il pagamento del 50% delle tasse, comunque, è previsto solo per ciò che riguarda l’IMU, mentre la TARI, ricordiamo, deve essere sempre pagata, indipendentemente che sia una casa di proprietà, in affitto o altro. Anche abbassare il valore catastale della casa può essere un metodo per risparmiare un po’ di soldi dal pagamento delle tasse.

Per quanto riguarda i terreni, invece, le disposizioni della legge sono diverse. Secondo il regolamento attualmente in vigore, non è previsto il pagamento dell’IMU sui terreni agricoli. Questo però riguarda solo per imprenditori agricoli professionali e coltivatori diretti, iscritti alla previdenza agricola e se i terreni sono usati con finalità agro-silvo-pastorale, di silvicoltura, funghicoltura e allegamento di animali.

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