Startup indiana ricicla gli scarti e realizza imballaggi biodegradabili

Imballaggi biodegradabili per contrastare gli scarti di plastica, soprattutto in polistirene molto dannoso per l’ambiente. Ecco il progetto

Imballaggi inquinanti evitare motivo
Imballaggi inquinanti (Canva) – Orizzontenergia.it

Gli imballaggi rappresentano uno dei maggiori problemi legati ai rifiuti. La maggior parte di essi non possono essere riciclati in quanto in polistirene, una tipologia di plastica tra le più inquinanti per il pianeta, così dannose da compromettere anche la vita di alcune specie animali. Ma il settore alimentare non è il solo che ne fa uso. Svariati sono gli ambiti in cui questo materiale la fa ancora da padrone, come quello edile per esempio, e sempre troppi sono i casi in cui non viene smaltito correttamente.

È evidente, insomma, come questo materiale come tanti altri componenti in plastica rappresentino una vera minaccia per l’ambiente. Come contrastare queste pratiche scorrette? Attraverso un cambio di passo e l’adozione di materiali riciclabili. A proporre la svolta ci ha pensato una startup indiana che realizza imballaggi biodegradabili. Vediamo tutto nel dettaglio.

Imballaggi biodegradabili: come nascono dagli scarti

Imballaggi biodegradabili
Imballaggi biodegradabili (Instagram) – Orizzontenergia.it

Imballaggi biodegradabili contro l’uso spropositato e nettamente inquinante del polistirene. È questa la strategia messa in campo da una startup indiana che riciclando degli scarti è riuscita a creare un materiale rispettoso dell’ambiente. Dalle colture del riso e altri cereali, a fine mietitura, le stoppie vengono recuperate e non più bruciate, come si è solito fare ogni anno in India.

L’idea è nata da Arpit Dhupar, giovane ingegnere indiano che ha pensato di recuperare questi scarti ed utilizzarli per creare un materiale sostenibile molto simile al polistirene, ma organico e 100% biodegradabile. Insieme al suo amico Anand Bodh, l’ingegnere ha messo su una vera startup specializzata proprio nella creazione di imballaggi green, ma non solo. Il materiale è infatti anche antistatico, sopporta l’umidità anche ad alti livelli e riesce ad ammortizzare.

A loro arrivano tutte le stoppie degli agricoltori che lavorano nei campi degli Stati del Punjab e dell’Haryana e attraverso uno specifico processo si ricava il materiale biodegradabile da usare per gli imballaggi. Un modo per ridurre l’inquinamento in quanto le stoppie non vengono più bruciate e per eliminare il polistirene diminuendo la quantità degli scarti. Non solo come imballaggio, questo materiale green è perfetto anche per realizzare cofanetti per creme e profumi e per i vasi per le piante.

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