Animali fuori pericolo: la lista è lunga. Si è lavorato molto per la conservazione di diverse specie: tutte le specifiche raccolte in uno studio
Negli ultimi tempi le notizie che giungono dalla natura ed in particolare dal mondo animale non sono molto positive. Sono sempre di più le specie che vengono messe in pericolo dai cambiamenti climatici e che tendono a sparire quasi del tutto attentando alla biodiversità. Non sempre però è tutto nero. C’è infatti un’ottima notizia proprio in merito ad alcune specie.
Ce ne sono molte, 29 per la precisione, che sono (quasi) fuori pericolo estinzione. La certezza e l’ufficialità arriva grazie ad uno studio che descrive come in pochi anni siano cambiate, in un particolare Paese, le condizioni di vita e dunque moltissime specie non sono più considerate a rischio. Vediamo tutto nei dettagli.
Animali fuori pericolo, non sono più in estinzione: ecco dove
Il Paese protagonista di questo bel traguardo è l’Australia e ben 29 sono le specie che non sono più a rischio estinzione. A confermarlo ci ha pensato lo studio pubblicato su Biological Conservation che raccoglie tutti i dati raccolti in ben 22 anni di osservazioni. In questo lungo periodo, una gestione oculata di tutti quei fattori che rappresentavano una minaccia, ha permesso agli animali di fare di nuovo capolino nel territorio e ripopolarlo.
La maggior parte delle specie che sono state salvate dall’estinzione sono mammiferi, colpiti soprattutto dalle azioni degli uomini predatori. Seguono gli invertebrati ed i pesci minacciati soprattutto dalla perdita dell’habitat naturale, distrutti o modificati in particolare dai cambiamenti climatici e dai numerosi incendi che flagellano il Paese.
Quelle che non sono più a rischio ben quindici mammiferi, otto uccelli, quattro rane, un pesce ed un rettile. Alla loro salvaguardia hanno contribuito anche le politiche locali che hanno cercato di creare dei veri e propri supporti per gli animali soprattutto attraverso il controllo dei predatori. Meno fortunati, secondo lo studio, sono stati gli invertebrati a rischio estinzione. Per loro l’uomo non avrebbe attuato la stessa attenzione per la salvaguardia rispetto alle altre specie. Una strategia che dunque ha funzionato e che bisognarebbe prendere come modello da replicare e attuare in tutti quei luoghi in cui le specie animali sono fortemente a rischio.
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