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Bioarchitettura

Legno al posto del cemento, l’evoluzione dell’edilizia

Legno al posto del cemento: come sarà l’edilizia del futuro? Risponde una ricerca con alcune linee d’azione da tenere in considerazione

Costruzione in legno (Canva) – Orizzontenergia.it

Il processo di decarbonizzazione invocato da diverso tempo non è ancora decollato e anche se con lentezza sta cercando di mettere da parte l’uso dei combustibili fossili in favore di energie green e allo stesso tempo anche di materiali ampiamente impattanti come l’acciaio ed il cemento in favore del legno. L’edilizia è uno dei settori più coinvolti in questo processo, ma come reagire e come adattarsi?

Dire semplicemente usare il legno al posto del cemento non basta, bisogna capire come farlo e studiare quali potrebbero essere gli esiti e le evoluzioni. Ha provato a farlo la ricerca “Appello per l’uso efficiente del legno nelle costruzioni”, pubblicata su Nature Reviews Materials attraverso alcune soluzioni che potrebbero rispondere alle nuove e rinnovate esigenze legate al legno con una popolazione che entro il 2050 si conta possa essere di ben 2 miliardi di persone in più rispetto ad oggi.

Legno al posto del cemento: le dritte per il futuro

Lavori di costruzione in legno (Canva) – Orizzontenergia.it

Le potenzialità del legno ci sono e sono anche efficienti, come hanno dimostrato già alcune costruzioni nel mondo ma come gestire il tutto tra diversi anni? Questa la domanda a cui ha provato a rispondere la ricerca. Ci sarebbe bisogno di 6,1 mld di m3 all’anno di legna contro poco più della metà che ne viene prodotta oggi. A seguito del cambiamento climatico, inoltre, le foreste si popolano sempre di più di legni duri e resistenti contro le necessità delle industrie che ricercano legni più dolci e facilmente trattabili.

La prima cosa da fare, dunque, sarebbe quella di trasformare l’industria del legno per fare in modo che si possa lavorare e trattare diversi tipi di legname così da ottenere il massimo risultato e poter utilizzare anche il legno duro. Per ottimizzare le risorse ed evitare gli sprechi, per ogni costruzione, in base alla struttura, dovranno essere calcolate bene le condizioni di carico evitando di sprecare materiale che non serve.

Terza strada, molto importante, in linea con una filosofia green e di recupero, quella del trattamento di tutto il legno che oggi è considerato scarto. Rami, steli, risorse di bassa qualità, adeguatamente trattati potranno diventare, grazie a nuovi processi tecnologici, nuovi prodotti da usare e non più gettare, anche per la stampa 3D. Pensare al riciclo delle strutture in legno quando non serviranno più, sarà un ulteriore modo per non sprecare e per abbattere anche le emissioni.

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Francesca Bloise

Giornalista professionista, laureata in Giornalismo e cultura editoriale presso l'Università di Parma, ho coltivato la passione per la scrittura e l'informazione fin dal liceo ed oggi ne ho fatto il mio lavoro. Seguo ormai da tempo i temi legati all'ambiente e alla sostenibilità, in cerca di curiosità sul green e le energie rinnovabili perchè credo che un'informazione inclusiva non possa lascere indietro tutto questo.

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