Avete mai sentito parlare della margotta di limone? E’ una soluzione incredibile pero propagare una pianta. Ed è facilissima
La margotta è una tecnica di propagazione vegetativa che consiste nell’incisione e nell’incisione di una pianta per far crescere nuove radici. Questo metodo viene utilizzato per creare nuove piante da quelle esistenti, senza la necessità di piantare semi o di utilizzare altri metodi di propagazione. Per effettuare la margotta, si deve fare un’incisione su un ramo o un tronco di una pianta esistente e poi coprire la ferita con terriccio umido e sostanze nutritive.
Questa zona verrà coperta con un involucro di plastica per mantenere l’umidità e promuovere la crescita delle radici. Quando le radici si sono sviluppate, il ramo o il tronco può essere tagliato e la nuova pianta può essere trapiantata in un nuovo luogo. La margotta è un metodo popolare di propagazione per piante come i fichi, gli agrumi e molte altre piante da frutto.
La primavera è il periodo ideale per fare una margotta di limone, soprattutto in aprile e maggio. In questo momento, le piante di limone sono in piena attività vegetativa e la linfa scorre abbondantemente. Stimolando la rizogenesi, ovvero la formazione di nuove radici avventizie, tramite la tecnica della margotta, si può ottenere un nuovo ramo. Tuttavia, è importante effettuare questa operazione quando le piante sono in succhio, ovvero quando tira la linfa, il che avviene soprattutto in primavera. Se si ritarda l’esecuzione della margotta dei limoni all’inizio dell’estate, tra giugno e luglio, ci saranno più difficoltà di attecchimento, a causa del caldo e della scarsa umidità.
Per eseguire la margotta dei limoni, è importante individuare un robusto e ben formato ramo della pianta. Un suggerimento è quello di scegliere un succhione già lignificato, ovvero un ramo verticale su una branca principale di almeno un anno di età. I succhioni sono rami improduttivi che di solito si eliminano con la potatura, per cui non pregiudicheremo nulla dell’equilibrio vegetativo della pianta con la margotta. Inoltre, bisogna accertarsi che il ramo sia sano e non attaccato da parassiti, come la cocciniglia del limone.
Dopo aver scelto il ramo giusto, occorre prepararlo per la margotta. Si deve pulire parzialmente dalle foglie, eliminando quelle nella parte bassa e lasciando quelle nella parte medio-alta. Poi, si deve rimuovere la corteccia del fusto con un taglio, che non deve essere profondo ma sufficiente per sollevare la corteccia. Dopo aver rimosso la corteccia, bisogna utilizzare un radicante naturale in polvere o gel o del miele per stimolare l’emissione delle radici nel punto di taglio.
Dopo il taglio, il passaggio successivo per completare la margotta di limone è la creazione del manicotto, che consiste nell’aderire del terriccio nel punto di taglio, in modo che il ramo emetta nuove radici. È possibile utilizzare una porzione di telo di plastica scuro o del cellophane, bottiglie aperte o bicchieri capienti come involucro per il manicotto. L’importante è l’esecuzione, compattando per bene il terriccio bagnato e chiudendo tutto al di sopra. Si consiglia di riempire il manicotto con un mix di substrato composto da torba acida e perlite, ideale per stimolare l’emissione di nuove radici avventizie e garantire un livello di umidità ideale.
In primavera, una buona margotta di limone richiede circa 60 giorni per formare un apparato radicale solido. Una volta che le radici sono ben sviluppate, la margotta può essere staccata dalla pianta madre e trapiantata. Se si effettua la margotta all’inizio della primavera, è possibile trapiantare in estate, altrimenti si deve attendere la primavera successiva. Per separare la margotta dalla pianta madre, basta tagliare sotto il manicotto e quindi trapiantare in un vaso di almeno 20 cm di diametro riempito con torba e perlite. È importante rimuovere l’involucro del manicotto e cimare le punte dei rami per favorire la crescita radicale. La pianta di limone deve essere curata attentamente e protetta dal freddo in inverno.
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