Uno dei fiori più amati in assoluto, l’azalea garantisce vivacità, colori e profumi all’ambiente: ecco le caratteristiche e qualche curiosità.
L’azalea (Rhododendron) è uno dei fiori più coltivati per abbellire e profumare la casa, data la sua eleganza e la sua vivacità. Un fiore meraviglioso, suddiviso principalmente in tre gruppi: rustiche, da coltivare anche in interno per tutto l’anno, le rustiche a foglia perenne e le rustiche a foglia caduca. Coltivare l’azalea non è difficile, questa pianta richiede una posizione soleggiata e fresca.
Appartenente alla famiglia dei Rhododendron, che comprende oltre 500 specie, l’azalea presenta un’infinità di ibridi, tutti dotati di chiome a portamento aperto e foglie grandi e ruvide, di colore verde scuro, sulla parte superiore, e più chiaro nella parte inferiore. I fiori presentano tantissime colorazioni, sono riuniti in grandi mazzi. Fioriscono in primavera e all’inizio dell’estate, a seconda della specie.
La posizione che l’azalea predilige è soleggiata, lontano da correnti fredde. Gradisce temperature fresche, inferiore ai 20 gradi. Necessita di molta luce e di un buon livello di umidità. Durante le giornate particolarmente calde, meglio posizionarla all’ombra.
Durante le fioritura, l’azalea deve essere irrigata regolarmente, ogni tre o quattro giorni. Non bisogna mai bagnare direttamente i fiori, ma solo irrigare il terreno. Meglio munirsi di un sottovaso, da riempiere di acqua. L’azalea preleverà l’acqua dalle radici. Le vaporizzazioni si possono effettuare quando la pianta non è in fiore. L’acqua migliore per questo fiore è priva di calcare.
Si tratta di una pianta acidofila, perciò richiede una concimazione specifica per piante acidofile. Durante la fioritura, meglio somministrare concime una volta alla settimana. Anche il terriccio deve essere specifico, con pH leggermente acido, compreso tra 5,5 e 6. Il rinvaso si effettua subito dopo la fioritura, magari mettendo dell’argilla espansa sul fondo.
Le azalee necessitano di potature, da effettuare dopo la fioritura, eliminando i rametti secchi e già privi di foglie, oppure i rami troppo lunghi vanno rimossi anche i fiori che iniziano ad appassire. Da non potare mai durante l’estate e l’autunno, per non compromettere le gemme floreali.
Eccessiva umidità e ristagni idrici possono comportare marciume di radici, fusto e foglie. In particolare, può essere soggetta all’attacco del fungo Exobasadium rhododendri, un parassita che attacca le foglie, rendendole spugnose. Afidi, cocciniglie, ragnetti rossi, sono particolarmente invasivi e si combattono con antiparassitari e fungicidi.
Non si denotano particolari benefici per il nostro organismo, dato che l’azalea è una pianta coltivata principalmente per scopi ornamentali.
La fioritura delle azalee è abbondante e meravigliosa, con portamento cespuglioso. Tra le azalee più sfruttate per fini ornamentali troviamo la Japonica, la mollis e gli ibridi Rhododendrum viscosum e Azalea mollis. A differenza dei rododendri, che hanno dimensioni abbastanza imponenti, le azalee presentano dimensioni più contenute.