Roma è piena di laghetti, situati in parchi meravigliosi, dove vivono centinaia di tartarughe d’acqua: i bambini, spesso, le prendono a calci.
I parchi di Roma sono popolari in tutto il mondo per la loro immensa bellezza. Al loro interno, ci si imbatte in laghetti popolati da una ricca fauna marina. Tra gli animali che vivono nei laghetti romani ci sono centinaia di tartarughe, che nuotano e si godono il sole appoggiate sulle rocce, risultando una delle attrazioni più gettonate. Tuttavia, questi poveri animali, sono oggetto di maltrattamenti.
Di recente, è accaduto un fatto increscioso al popolare Parco degli Acquedotti del VII Municipio. Come denuncia l’associazione animalista e ambientalista Earth, le tartarughe del lago spesso sono maltrattate dai bambini, venendo scambiate per giocattoli. I bimbi, qui, si divertono a stanarle, le prendono in mano, le lanciano in acqua, addirittura le prendono a calci. Earth ha deciso così di pattugliare la zona.
Tartarughe maltrattate dai bambini: succede in un parco di Roma
Ora il Parco degli Acquedotti, una delle meraviglie romane, è monitorato dai volontari dell’associazione Earth, a seguito di numerose segnalazioni riguardanti il maltrattamento delle tartarughe. A provocare danni sono gruppi di bambini, avvistati spesso mentre giocano con gli animali. Le guardie zoofile hanno assistito a diverse scene, anche di fronte ai genitori.
Prima dell’intervento di Earth, associazione che raccoglie avvocati, biologi e veterinari, i cittadini che frequentano il parco hanno inviato numerose segnalazioni alle autorità del parco. Il maltrattamento sugli animali è un reato vero e proprio. Chiunque assista a spettacoli del genere è pregato di denunciare. Solo con le denunce si può fermare il triste fenomeno.
Forse, con una bella denuncia, i genitori impareranno a educare bene i loro figli, e a insegnare loro che la natura si rispetta e si ama. È una questione di sensibilità; certo, non tutti ne sono dotati, e non tutti sanno fare i genitori, mettendo al mondo bambini senza saperli gestire. Tuttavia, un maggiore senso civico si può ottenere a suon di denunce e di multe.
La colpa è sia dei genitori, i quali assistono ai maltrattamenti, senza intervenire, che dei bambini stessi, i quali dovrebbero capire da soli che non si gioca con la natura, e che gli animali non sono giocattoli. Episodi del genere devono essere sempre denunciati, non devono restare impuniti. In Italia, in fatto di educazione ambientale, siamo ancora molto indietro rispetto a tanti altri paesi.