Riconoscere+il+miele+puro+al+100%25%2C+i+test+da+fare+a+casa
orizzontenergiait
/2023/04/07/riconoscere-miele-puro-100-test-fare-casa/amp/

Riconoscere il miele puro al 100%, i test da fare a casa

Miele puro al 100%: scopri come riconoscerlo attraverso il semplicissimo test da fare a casa. E’ importante per poter ottenere i benefici

Pane e miele – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Come è stato segnalato più volte, in Europa si fa sempre più vivo il “problema” che riguarda il miele contraffatto. In breve si tratta di un miele prodotto con sciroppi zuccherati, nulla a che vedere con il famoso miele, prodotto dalle api domestiche. Non risulta essere, comunque, questo l’unico problema he riguarda la produzione del miele. Questo prodotto, come sappiamo, è ricchissimo di proprietà benefiche, per il nostro organismo e per il nostro corpo. Tuttavia è abbastanza facile immaginare che l’utilizzo di un prodotto, che non deriva nella maniera più assoluta dal miele o che ne contiene solo una minima quantità, annulla tutti questi benefici.

Il miele è un ottimo alleato per svariate problematiche legate alla salute, è un alimento altamente nutritivo, una buona alternativa allo zucchero. Insomma, da solo oppure associato ad altri alimenti, può essere un prodotto fondamentale da tenere sempre in casa. Non solo per il suo gusto delicato e dolce. Ma bisogna assicurarsi sempre che il miele che acquistiamo sia effettivamente di buona qualità. E’ possibile, dunque, riconoscere quando il miele è puro al 100%? Assolutamente si, scopriamo subito in che modo.

Miele puro al 100%: scopri come riconoscerlo

Miele puro – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Come dicevamo, affinché il miele che utilizziamo ci doni tutte le proprietà che lo caratterizzano, è necessario che questo prodotto sia puro al 100%. Questo rappresenta un bel problema oggi, in quanto le produzioni attuali, non risultano essere così “fedeli“, in termini, appunto, di purezza del prodotto. Pare, infatti, che spesso non sia nemmeno così sano, come pensiamo.

Nel 2018, a tal proposito, è stata effettuata una ricerca, dalla Texas A & M University, seguita dal docente Vaughn Bryant, specialista nella disciplina che studia il polline e le spore, la palinologia. Da tale ricerca è emerso che quasi l’80% del miele prodotto e che si trova in commercio negli Stati Uniti, risulta essere stato più volte filtrato. Ma che cosa vuol dire questo?

Questo processo rimuove le impurità, ma anche tutto il polline. Questo, senza dubbio altera le proprietà del miele che non sarà più in grado di fornirci i benefici che lo rendono così famoso e prezioso. La contraffazione del miele, rimane comunque, un problema molto diffuso e tutto sommato anche abbastanza grave. Esistono, comunque una serie di metodi per riconoscere il miele puro da quello contraffatto.

Metodi per riconoscere il miele puro al 100%

Il test dell’acqua, che consiste nel riempire un bicchiere di acqua e versare all’interno un cucchiaino di miele. Se il miele è puro rimarrà intatto, mentre quello contraffatto tenderà a dissolversi. Il test del fuoco, che consiste nel immergere un pezzetto d’ovatta nel miele. Successivamente occorre mettere l’ovatta a contatto con il fuoco. Il miele puro verrà immediatamente bruciato dalla fiamma.

Il test del pollice, che consiste nel mettere semplicemente una goccia di miele sul pollice: se rimane intatto è miele puro, se tende a gocciolare è contraffatto. Il test della dispensa, anche questo abbastanza semplice. Il miele si cristallizza con il tempo, se la sua produzione risulta alterata invece rimane liquido.

Solo il miele di acacia non subisce il processo di cristallizzazione, di conseguenza tenderà a rimanere liquido nonostante il tempo. Se questi metodi sono sicuri ed attendibili al 100% non lo possiamo dire con certezza assoluta, tuttavia, il consiglio che possiamo darvi è quello di affidarvi sempre ad apicoltori di fiducia per quel che riguarda l’acquisto del miele.

Carla Carro

Scrivo da quando avevo 5 anni... e non ho più smesso. Laurea triennale presso l'Università degli Studi Guglielmo Marconi di Roma in Scienze e tecniche psicologiche, laureanda in Psicologia clinica presso lo stesso ateneo. Appassionata di giornalismo di inchiesta, musica e curiosità, scrivere è una vera e propria necessità.