Hai mai sentito parlare dei Bipalium? Stanno invadendo gli habitat a cui non appartengono. Ecco cosa sono.
I Bipalium, conosciuti anche come vermi piatti dalla testa a martello o planarie, sono degli incredibili platelminti che sembrano un mix tra un serpente e una sanguisuga.
Originari dell’Asia, questi esseri sono oggi noti per il fatto che stanno invadendo habitat a cui non appartengono, diventando quelle che vengono chiamate “specie invasive” o “aliene”.
Nonostante siano stati avvistati anche in Italia, i Bipalium non sono solo una minaccia per l’ecosistema locale, ma anche una fonte di fascino e di studio per gli scienziati. Cerchiamo allora di scoprire di più su questi strani vermi.
Tutto quello da sapere sui bipalium
Come spiegato in maniera eccellente dal Dr. Marco Petrini sulla sua pagina Instagram, i Bipalium mangiano lumache e altri insetti e per mangiarli li immobilizzano con delle sostanze collose prodotte dal loro corpo.
Per mangiare meglio le vittime, estroflettono la faringe praticamente vomitando sulla preda degli enzimi digestivi, ammorbidendo così il pasto.
Questo processo può durare anche diverse ore, durante le quali i bipalium digeriscono le prede che si trovano all’interno del corpo del verme.
Non c’è da stupirsi se molti lo considerano un animale abominevole e terrificante. Tuttavia, dal punto di vista della natura, i Bipalium svolgono un ruolo importante nell’equilibrio degli ecosistemi in cui vivono.
Uno dei motivi per cui i Bipalium sono diventati così famosi è legato alla loro incredibile capacità rigenerativa. Sebbene non siano immortali, questi animali possono rigenerare parti proprio corpo che vengono tagliate, come delle lucertole che perdono la coda.
In alcuni casi, uno solo di questi vermi può rigenerare il suo intero corpo a partire da un solo frammento, purché questo abbia abbastanza tessuti vitali.
Questa abilità di rigenerazione è un fenomeno che affascina gli scienziati da molto tempo e che potrebbe avere implicazioni importanti per la medicina rigenerativa.
Ma i Bipalium non sono solo animali strani e fascinosi, sono anche creature che hanno influenzato la cultura popolare in modi inaspettati.
Ad esempio, il Bipalium kewense produce la tetradotossina, un veleno letale molto noto poiché prodotto anche dal pesce palla.
Nonostante questa somiglianza, i Bipalium non sono velenosi se li maneggiate senza guanti, come il pesce palla, ma solo se li mangiate.
In definitiva, i Bipalium sono animali strani e affascinanti, che stanno suscitando l’interesse degli scienziati e del pubblico in generale.
Nonostante siano una minaccia per gli ecosistemi locali, i Bipalium rappresentano anche un’opportunità per comprendere meglio il mondo naturale e le sue strategie di adattamento e sopravvivenza.
Studiare queste creature può aiutare a sviluppare nuove tecnologie per la medicina rigenerativae per la riparazione di tessuti danneggiati, ma anche per capire meglio come gli animali riescono a sopravvivere in ambienti ostili e a colonizzare nuovi habitat.
Visualizza questo post su Instagram