Approfittando dell’assenza di persone, qualcuno si è introdotto in un campo privato: abbattuti 23 alberi di ulivo in una notte, aperta un’inchiesta.
Un fatto allucinante è accaduto qualche giorno fa, in Sicilia, nella contrada Casalotti di Canicattì. Approfittando dell’assenza del proprietario, qualcuno, nella tarda serata del 1 aprile, si è introdotto in un campo agricolo e ha tagliato 23 ulivi. La vittima è un bracciante agricolo cinquantenne, il quale ha subito sporto denuncia a carico di ignoti, alle autorità competenti.
Ora, le indagini sono state avviate. Si cerca il responsabile in tutta la zona circostante. Gli alberi abbattuti avevano un altezza di circa due metri e mezzo. Un danno enorme per il proprietario, anche se non ancora è stato diramato l’ammontare stesso del danno. Si parla comunque di migliaia di euro perduti. Ma non c’è alcuna polizza assicurativa.
L’uomo, sconcertato, non ha potuto fare altro che sporgere denuncia ai carabinieri del posto. Avvisata anche la Procura di Agrigento e avviate le prime indagini. Speriamo si possa risalire al responsabile di questo atto criminoso e imperdonabile. Secondo il proprietario, un cinquantenne di Castrofilippo, si tratterebbe di un avvertimento.
Un raid vandalico nella campagna di Canicattì. La scoperta è avvenuta alle prime luci del mattino, non si esclude l’atto intimidatorio, anche se gli investigatori prendono in considerazione anche la pista dell’atto vandalico fine a se stesso.
E pensare che gli ulivi sono piante preziose per il nostro territorio, molto longeve e ricche di benefici essenziali per il nostro organismo, dal quale si ricava l’olio, uno dei vanti dell’Italia e del Made in Italy. Ma questo caso è solo uno dei numerosi atti vandalici che accadano frequentemente.
La legge vieta l’abbattimento degli alberi di olivo oltre il numero 5 per ogni biennio, salvo quando previsto dall’articolo 2. Il divieto riguarda anche le piante in stato di deperimento per qualsiasi causa. Gli olivi sono preziosissimi per la nostra economia e per il benessere del nostro territorio. Una pianta da tutelare ad ogni costo. Speriamo che la giustizia faccia il proprio corso, e al più presto.