Due ragazzi hanno girato gli USA per documentare lo sfruttamento della plastica nel paese che ne produce di più al mondo: qual è la questione.
Pietro Franzese e Emiliano Fava hanno svolto un interessante viaggio in bicicletta per tutti gli Stati Uniti, documentando l’utilizzo dei prodotti monouso nel paese con il più alto tasso di utilizzo di plastica al mondo. Come evidenzia il servizio di SkyTg24, Pietro ed Emiliano hanno attraversato l’America in bici per sensibilizzare il riciclo e l’utilizzo delle scelte ecosostenibili nella quotidianità.
Emiliano e Pietro si sono conosciuti sul web, su Instagram, e si sono subito trovati, uniti su un unico obiettivo: quello di trasformare il loro viaggio in un documentario in grado di raccontare gli Stati Uniti e l’utilizzo della plastica da parte della popolazione americana. Il viaggio è durato ben 6000 km, da San Francisco fino a Key West, il punto più a Sud del paese. Cosa hanno documentato?
Ogni anno, gli Stati uniti producono circa 42 milioni di tonnellate di rifiuti plastici, ossia il tasso più alto nel mondo. Pietro ed Emiliano puntano a una sensibilizzazione nella riduzione della plastica monouso, e lo fanno anche nel nostro paese, attraverso video e documentari sui social. L’Italia, infatti, è il secondo paese in Europa con il più alto tasso di consumo di plastica.
Inoltre, noi italiani siamo anche più alti in classifica per il consumo di acqua minerale in bottiglie di plastica. In Italia, la plastica non biodegradabile prodotta equivale a 1,9 milioni di tonnellate, per un consumo annuo di plastica di 5,9 milioni di tonnellate. Dobbiamo però considerare un primato positivo. Nel 2020, infatti, in Italia siamo riusciti a riciclare il 73% dei rifiuti sia urbani che industriali, e di questo 73%, il 49% era plastica.
Si tratta di numeri record che hanno collocato il nostro paese in una posizione alta in classifica rispetto agli altri paesi europei. Tecnicamente, si potrebbe cercare di alzare questa percentuale puntando sempre di più ad arrivare al 100% del riciclo. Ma, il motivo per cui non riusciamo ad alzare la soglia di riciclo, ad oggi, è dovuto essenzialmente alla qualità della plastica e alla mancanza di impianti adeguati.
Bisogna considerare che dal 1997, anno in cui con il decreto Ronchi si mise al centro dell’attenzione la prevenzione dei rifiuti e le attività di riciclaggio, abbiamo fatto grossi passi in avanti. La politica Plastic Free al 100%, con molta probabilità è un qualcosa che nei prossimi anni sarà impossibile, ma sicuramente possiamo tenere sempre di più sotto controllo l’utilizzo della plastica e la sua produzione.