Sapevi che i pomodori vivi urlano e piangono se non li poti e non li annaffi? Ecco tutti i dettagli sulla scoperta agghiacciante.
L’agricoltura è sempre stato un settore da anni in continua evoluzione, dove scoperte ed innovazioni tecnologiche sono sempre andate a pari passo per poter migliorare la produzione dei raccolti, ma soprattutto la qualità dei prodotti.
Negli ultimi tempi, tuttavia, una nuova scoperta ha fatto scalpore nell’ambito agricolo, facendo venire i brividi a molti: i pomodori vivi e che piangono.
No, non è uno scherzo, parliamo di veri pomodori che piangono ed urlano se non li si cura adeguatamente. Un recente studio internazionale condotto dall’Università di Tel Aviv ha infatti appurato quanto appena detto. Scopriamo insieme tutti i dettagli della ricerca.
I pomodori che piangono e urlano: la conferma dell’università di Tel Aviv
La straordinaria scoperta è stata fatta dal team di ricerca dell’Università di Tel Aviv, di recente pubblicato sulla rivista Cell.
A condurre questo studio è stata la prof. Lilach Hadany, che ha dato inizia alla ricerca convinta del fatto che le piante potessero emettere dei suoni.
Utilizzando un microfono ultrasonico, la professoressa ed il suo team sono riusciti a registrare i suoni di una pianta di pomodoro in alcune particolari situazioni.
In effetti, si trattava di piante con rami tagliati e piante che non venivano annaffiate da diversi giorni, dunque, piante in sofferenza.
Grazie ai microfoni ultrasonici si è potuto dunque stabilite che le piante possono emettere dei suoni con una frequenza compresa tra i 40 e gli 80 kHz.
Per immaginare il tipo di suono emesso basta pensare allo stesso suono emesso dallo scoppiettio dei popcorn. Una pianta, quindi, dovrebbe “scoppiettare” come dei popcorn circa 50 volte in un’ora.
Ma come è possibile che un ortaggio possa parlare? Secondo i ricercatori, questo fenomeno è dovuto alla pressione idraulica che si genera all’interno della pianta quando viene sottoposta a stress.
In pratica, quando la pianta subisce una lesione o viene potata, l’acqua all’interno della pianta subisce un improvviso calo di pressione, che provoca la formazione di bolle d’aria. Queste bolle d’aria generano delle vibrazioni che si propagano attraverso i tessuti della pianta, producendo quindi il caratteristico suono di cui sopra.