In Trentino la Provincia si è pronunciata a favore dell’abbattimento di 50 orsi, per diminuire il numero di esemplari liberi.
A seguito dei recenti casi di aggressione ai danni dell’uomo, gli orsi fanno paura, e così il Trentino ricorre ai ripari. Il Presidente Maurizio Fugatti firma l’ordinanza per l’abbattimento di 50 esemplari di orsi liberi, ritenuti pericolosi. Si tenta di ridurre la popolazione di animali selvatici della metà, visto che il progetto di inserimento, iniziato quasi 30 anni fa, è stato un fallimento.
La Provincia autonoma di Trento si schiera contro gli orsi, soprattutto a seguito dell’incidente capitato al giovane runner Andrea Papi, sbranato da un orso di 17 anni, chiamato JJ4, nei boschi del Trentino. È scattata così la caccia al povero animale, condannato come un qualsiasi criminale tramite una delibera che sta sollevando una marea di polemiche in tutta Italia.
L’abbattimento degli orsi del Trentino, saranno uccisi 50 esemplari
Il territorio è stanco dei danni provocati dagli orsi, a seguito del progetto Life Ursus, avviato nel 1996 per ripopolare le zone. Ma gli obiettivi prefissati non sono stati raggiunti, e così gli orsi costituiscono un serio problema. Fugatti afferma che “si è pensato troppo al benessere degli animali e poco a quello dell’uomo, e ora il limite è stato superato”.
Da quattro plantigradi, ora se ne contano 100, dal 1996 sono nati 30 cuccioli, e ora il numero di esemplari di orsi è diventato insostenibile per la sicurezza umana. Dei tre orsi ritenuti responsabili della tragedia di Andrea Papi, JJ4, MJ5 e M62, monitorati costantemente e ritenuti problematici, si è giunti alla conclusione che ad attaccare il ragazzo sia stata l’orsa JJ4.
Si è risaliti al colpevole attraverso l’analisi del DNA. Il Presidente utilizza parole pesanti, esprimendo disinteresse per la modalità di cattura dell’orso o per la sua salute, ma “va solo ucciso”. E aggiunge che “la comunità del Trentino è più importante degli animali selvatici, poiché questi mettono a rischio la sicurezza degli abitanti e degli allevamenti”.
Ora si temono ripercussioni sul turismo, con la gente preoccupata per la pericolosità degli orsi, ma la Provincia chiarisce che sta facendo di tutti per far convivere serenamente uomini e fauna, ma questi incidenti sono intollerabili e occorre intervenire al più presto. Tra i boschi ci sono troppi orsi, e sono pericolosi.
Qualcuno suggerisce di attuare la castrazione degli esemplari, ma il processo è troppo lungo e serve sicurezza nell’immediato. Altri, invece, chiedono di prelevare i 50 orsi e di spostarli in altri territori. La condanna, però, è già firmata. Insomma, sarà l’ennesima strage di animali, inconsapevoli del perché troveranno la morte. I problemi, da noi, si risolvono così, a suon di proiettili.