Finalmente la UE ha deciso di riconoscere il reato di ecocidio: pene severe per chi commette reati ambientali più gravi.
Erano state chieste pene severe per tutti i criminali sorpresi a devastare la naturale, ora, finalmente, la Comunità Europea si è pronunciata. Il reato di crimine ambientale è realtà, un passo importante per la salvaguardia del nostro pianeta. Il Parlamento Europe riconosce l’ecocidio nella legislazione UE, stabilendo pene esemplari.
Annunciato di recente, il Parlamento Europeo si è riunito per discutere sulle pene da infliggere ai criminali ambientali, ossia tutti coloro che provocano danni gravi all’ambiente. Parliamo di incendi, sversamenti in mare di prodotti inquinanti, discariche abusive. L’ecocidio viene incluso nella nuova legislazione e presto entrerà in vigore.
Salvaguardia dell’ambiente: si ufficializzano i reati ambientali di ecocidio
Sversamenti di petrolio nelle acque, oppure sversamento di prodotti chimici sul terreno, deforestazione, incendi boschivi, ma anche coltivazioni illecite che comportano deforestazione e distruzione di habitat. E non solo, perché nel reato di ecocidio rientra anche la pesca indiscriminata. La decisione per l’inserimento del reato di ecocidio sarà presa in accordo dal Consiglio europeo e dalla Commissione europea.
Nei prossimi mesi, dunque, i crimini ambientali saranno confermati, e saranno concordate anche le pene per tutti i trasgressori. Saranno pene molto severe, come è giusto che sia. Una decisione storica, nata in un periodo storico davvero delicato, afflitto dalla crisi climatica e dai cambiamenti climatici. Tutti i paesi UE si dichiarano uniti in questa battaglia. Le pene vanno da multe salatissime fino ad arrivare al carcere.
Ora, il reato di ecocidio, dall’Europa dovrà essere esportato in tutto il resto del mondo. Non c’è più tempo da perdere. A pagare le conseguenze di tante azioni criminose siamo tutti quanti. I criminali devono essere puniti in modo esemplare, non c’è più spazio per le scuse. Occorrono interventi maggiori e immediati per impedire ulteriori danni all’ambiente. L’ecocidio, commesso nel corso di decenni, ha generato l’emergenza climatica ed ecologica che ora ci troviamo ad affrontare.
Pratiche come la pesca a strascico in acque profonde, ad esempio, distruggono interi ecosistemi, dragando il fondo dell’oceano e comportando la perdita di tantissime specie animali. Oppure, occorre modificare le industrie della produzione e del trasporto dei rifiuti in plastica, che giocano un ruolo importante in questa battaglia. E ancora, una delle minacce più grandi ai danni della biodiversità e al clima del pianeta è la deforestazione, che bisogna arrestare al più presto.