Un solo kg di fragole comporta un costo molto elevato per quanto riguarda l’impatto ambientale: facciamo due calcoli.
Quando consumiamo fragole, questi meravigliosi e gustosi frutti non solo comportano degli effetti sul nostro organismo, ma hanno anche un grosso impatto sull’ambiente. Come ogni cibo che consumiamo, anche le fragole, per arrivare sulle nostre tavole, sono sottoposte a diversi processi, tutti quanti causa di emissioni di gas serra.
Ovviamente, quello che si intende non è colpevolizzare l’acquisto di fragole, buone e salutari, ma questo frutto è soltanto un esempio per parlare di alimentazione in generale e dell’impatto che questa ha sul pianeta. Il cibo, infatti, causa circa un terzo di tutte le emissioni di gas serra nel mondo, per questo motivo è importante essere consapevoli di ciò che si mette in tavola ogni giorno.
L’impatto ambientale delle fragole (e del cibo in generale) che consumiamo quotidianamente
Ogni fase di produzione di cibo comporta un determinato impatto sull’ambiente. Le Nazioni Unite, ad esempio, evidenziano l’importanza del saper/poter ridurre le emissioni di gas serra durante i vari processi che gli alimenti attraversano, dalla produzione fino all’arrivo sulle nostre tavole. Ma che impatto hanno i vari alimenti?
Alimenti di origine animale, ovviamente, hanno un impatto maggiore sull’ambiente, sono maggiormente inquinanti, poiché impiegano maggiori quantità di acqua e di energie, e sfruttano di più il suolo. Inoltre, bisogna considerare che ogni tipo di carne ha il suo impatto preciso, quindi la carne di manzo inquina di più rispetto alla carne di pollo. Secondo i dati forniti dalle Nazioni Unite, un kg di carne di manzo comporta 59,6 kg di gas serra.
Un kg di carne di pollo comporta l’emissione di 6,1 kg di gas serra. I cibi vegetali, invece, consumano meno e hanno minore impatto ambientale. Un kg di pomodori comporta l’emissione di 1,4 kg di gas serra, mentre un kg di patate solo 0,3 kg. Per calcolare le emissioni di gas serra durante l’intero ciclo di vita di un prodotto alimentare, si considerano diversi elementi.
Tra questi, troviamo la coltivazione o l’allevamento, il trasporto, la gestione degli scarti. È importante ridurre gli sprechi e affrontare una spesa consapevole, per ridurre l’impatto del cibo sull’ambiente e lo spreco di importanti risorse. La fase che ha un maggior impatto sul pianeta è l’allevamento, seguita dall’agricoltura. Ad esempio, tornando alle fragole, 1 kg di questo frutto produce circa 1,5 kg di gas serra.
Si tratta delle stesse emissioni che vengono generate durante la carica completa di quasi 200 smartphone. Se la pensa in questo modo, paragonando il consumo di fragole con la carica energetica di decine di telefonini, si riesce meglio a riflette sull’impatto del cibo che mettiamo nel carrello della spesa.