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Giardinaggio

Cambiare colore alle ortensie, come farlo senza intoppi

È possibile cambiare il colore delle ortensie in modo semplice e del tutto naturale, bastano pochi passaggi per avere nuovi colori.

Ortensie di vari colori (Canva) – Orizzontenergia.it

Le ortensie sono fiori meravigliosi, forse tra i più belli in assoluto, dalle rigogliose fioriture e l’abbondanza di colorazioni disponibili. Originaria dell’Asia meridionale, in particolare della Cina, l’ortensia si è diffusa in Europa a partire al 1700. Esistono tante varietà di ortensia, la più diffusa è l’Hydrangea macrophylla, chiamata anche Hydrangea giapponese.

Le ortensie si coltivano per colorare e riempire spazi esterni, come terrazzi e balconi, data la loro forma cespugliosa e l’abbondanza delle fioriture. Senza contare che è una pianta che necessita davvero di poche accortezze. I fiori sono particolari, si tratta di decine di fiori raggruppati in una forma sferica e che insieme formano, in apparenza, un fiore gigante. Il colore dei fiori è dato dal pH del terriccio, che è possibile modificare.

Come modificare il pH del terreno per far cambiare colore alle ortensie

Ortensia pink (Canva) – Orizzontenergia.it

L’ortensia si differenzia delle altre piante per via della sua colorazione, che si può modificare a piacimento in base al pH del terreno. Si tratta di un processo lento, quindi il fiore non si trasforma nel giro di un giorno, ma è un passaggio lento e progressivo. Tuttavia, occorre sapere che più l’acidità del terreno è elevata e più il colore del fiore è scuro, minore l’acidità e minore il colore.

Le ortensie dal colore blu o viola, ad esempio, crescono in un terreno con elevata acidità (pH < 7), quelle con fiori bianchi o rosa, crescono in terreni con bassa acidità, quindi in un terreno alcalino (pH > 7). Come modificare il pH del terreno? Ci sono diversi metodi. Per ottenere un’ortensia rosa, ad esempio, occorre mantenere un pH superiore a 7, basico e alcalino.

Per rendere il terreno più alcalino, occorre aggiungere all’acqua della annaffiature della cenere di legna, oppure del nitrato di calcio, o ancora dolomite. Un concime di azoto e fosforo, che incrementa il pH, favorisce la crescita di fiori bianchi. Se invece si vogliono ottenere fiori blu e viola, bisogna abbassare il pH, rendendolo acido. Si possono aggiungere al terreno ferro e alluminio, incorporando concime ricco di potassio.

Per ottenere pigmenti ancora più scuri, possiamo interrare oggetti in acciaio, come chiodi, interrandoli vicino le radici. Questi si ossidano e si corrodono, aumentando l’acidità. Altrimenti, si possono utilizzare i fondi del caffè da mescolare al terriccio, oppure somministrare pillole di solfato di alluminio, da aggiungere all’acqua. Durante le irrigazioni, bisogna fare attenzione a non bagnare fiori e foglie.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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