I cinghiali sono mammiferi pericolosi per l’uomo?

Le nostre città sono invase dai cinghiali, ma questi mammiferi sono davvero pericolosi per l’uomo? Come comportarsi in caso di incontro.

Mamma cinghiale con i suoi cuccioli (Canva) – Orizzontenergia.it

Ormai siamo sempre più abituati a vedere i cinghiali razzolare per le città, magari mentre frugano tra i cassonetti della spazzatura, oppure appostati nei parcheggi dei supermercati. Sono sempre di più, con un aumento progressivo della popolazione, e anche un sempre minore spazio selvatico in cui vivere. Per questo motivo, cinghiali e uomini si trovano spesso a incrociarsi. Come mai è avvenuto questo aumento di popolazione?

In realtà, si tratta di un fenomeno recente. Se nel 2000, in Italia vivevano circa 300 mila ungulati, secondo le stime di Ispra, oggi ce ne sarebbero circa 2 milioni. Uno sproposito. Come si sono moltiplicati? E inoltre, sono davvero pericolosi per l’uomo? Questi animali selvatici accorrono nelle nostre città per il motivo più scontato di tutti: la ricerca di cibo. Sanno che in città vi è abbondanza di cibo e che gli umani sprecano tanti alimenti, e così, essendo animali estremamente intelligenti, ne approfittano.

Perché i cinghiali sono in numero sempre maggiore nelle città e quali pericoli corre l’uomo?

Un cinghiale in campagna (Canva) – Orizzontenergia.it

Gli ungulati, termine che viene dal latino “ungulatum”, ossia provvisti di unghie, nei centri urbani trovano di tutto. Il grifo, ovvero il muso, ha un olfatto molto sviluppato, che permette all’animale di seguire la scia di un determinato cibo, anche quando questo è posto sotto terra, come nel caso di un tubero. I cinghiali sono onnivori, quindi mangiano di tutto, e per evitare che si avvicinino all’uomo, le legge impone il divieto di dare loro del cibo.

Si rischiano sanzioni che possono arrivano fino a 2 mila euro. Nonostante l’habitat naturale di questa specie sia il bosco, i cinghiali si adattano bene a molteplici situazioni. A Roma, ad esempio, gli animali si trovano bene, essendo la città più verde in Europa, composta da decine e decine di parchi naturali e di riserve protette e, essendo di dimensioni enormi, persino frammentata da zone rurali che si alternano a quelle urbanizzate.

In questo caso, dunque, i cinghiali si spostano facilmente da un’area verde all’altra, entrando anche in città. Ma il problema riguarda tutto lo Stivale, da nord a sud, e i motivi sono molteplici, come l’abbandono di aree rurali, la diminuzione del numero dei predatori, l’inefficienza delle tutela del territorio e anche per i cambiamenti climatici. Gli inverni sempre più miti, infatti, contribuiscono alla sovrapproduzione di ghiande e di frutti di bosco.

In tal senso, i cinghiali hanno a disposizione più cibo, e per tutto l’anno, soffrendo meno il gelo dell’inverno, aumentando la loro aspettativa di vita. Se a metà del 1900, il numero di esemplari era in negativo, a rischio estinzione, importando specie non autoctone abbiamo generato il problema opposto, ossia il ripopolamento eccessivo. Ma il problema riguarda anche l’allevamento di cinghiali per scopo venatorio, iniziato dagli anni ’60.

Come risolvere il problema dei cinghiali?

Un cane gioca con un cinghiale al parco (Canva) – Orizzontenergia.it

Cinghiali allevati per essere rilasciati nei boschi, solo per il diletto dei cacciatori. Un danno enorme di cui l’uomo è responsabile. Così come siamo responsabili della crisi climatica e della distruzione di habitat per favorire i campi agricoli. I cinghiali, quindi, non solo hanno visto ridurre il loro habitat nel corso degli anni, distrutto per favorire la nostra agricoltura, ma hanno visto ridurre anche il loro cibo, a causa della prolungata siccità estiva.

Per cercare cibo, dunque, sono costretti a venire in città, oppure a recarsi nei campi agricoli, dove causano milioni di danni. Ma come dobbiamo comportarci se ci imbattiamo in qualche cinghiale? Se siamo in auto, fermiamoci, spegniamo gli abbaglianti e lasciamo che i cinghiali attraversino la strada. Gli abbaglianti, infatti, rischiano di bloccarli, lasciandoli lì in mezzo alla strada.

I cinghiali, come tutti gli animali selvatici, non attaccano mai l’uomo, anzi, lo temono, ma il problema insorge se questi hanno i cuccioli a seguito, oppure se sono presi alla sprovvista. Quando ci si inoltra nei boschi, occorre fare rumore per avvertire della nostra presenza, se siamo con il cane, meglio mettere un sonaglio sul collo dell’animale, e tenerlo vicino. Gli animali, avvertiti, si allontaneranno da soli.

Insomma, tornando alla questione della sovrappopolazione, cosa bisogna fare? La caccia è la risposta giusta? In realtà, secondo i dati scientifici, no, poiché gli animali, per compensare gli esemplari uccisi, generano più figli, riproducendosi di più. I dati in tutta Europa, infatti, sono evidenti, dove nonostante la caccia, il numero della popolazione di cinghiali è in forte aumento ovunque. La caccia, da sola, non risolve il problema. Bisogna attuare politiche di buona convivenza.

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