JJ4: dove andrà se non sarà abbattuta l’orsa che ha ucciso Andrea Papi? Ci sono già alcuni luoghi pronti ad accogliere lei ed i suoi cuccioli
Il caso dell’ora JJ4 ha attirato l’attenzione mediatica di tutto lo Stivale e da settimane ormai si discute delle sue sorti. Si tratta dell’animale che nella notte tra il 5 ed il 6 aprile ha attaccato ed ucciso sul Monte Peller in Val di Sole, il runner Andrea Papi. Per ora l’orsa insieme ai suoi tre cuccioli è stata catturata e portata nella gabbia del Casteller. I piccoli sono stati poi rilasciati.
Per il presidente della provincia autonoma di Trento Fugatti l’orsa va abbattuta ma per il momento il Tar ha accolto il ricorso delle associazioni animaliste contro la prima ordinanza di soppressione emanata proprio del presidente della Provincia. Così l’abbattimento per il momento è sospeso ma la cattura è stata autorizzata, così come è avvenuto lo scorso 17 aprile. Ma se si deciderà per la non soppressione che fine farà JJ4? Dove andrà? Le ultime notizie.
Nelle ultime settimane sono stati diversi gli appelli lanciati in favore di JJ4 e della sua salvaguardia. La LAV, in particolare, si sta occupando di una possibile sistemazione per l’orsa se il Tar deciderà per il non abbattimento. L’associazione aveva chiesto un incontro con il presidente Fugatti e la visita all’orsa che per ora resta a Casteller. Dalla Provincia però nessun cenno di dialogo.
La LAV ha indicato due possibili destinazioni per i tre orsi del Trentino considerati “problematici”. Ecco allora che pur di salvare loro la vita l’associazione ha individuato due santuari rifugi pronti ad accoglierli. Per gli animali si prospetta un futuro fuori dal territorio italiano ma in luoghi nei quali secondo la LAV gli orsi possono vivere sereni. A farsi avanti, infatti, sono stati il Gnadenhof für Bären, in Germania, e il Al Ma’wa for Nature and Wildlife, in Giordania.
La richiesta alla Provincia da parte della LAV è dunque la custodia di JJ4 e degli altri due esemplari problematici. Per l’orsa assassina a farsi avanti, fin dall’inizio, anche lo Zoosafari di Fasano, in Puglia, pronto ad accogliere l’esemplare e a creare le specifiche strutture. Ad appoggiare la proposta anche il sindaco della cittadina che dice: “L’accoglienza sarebbe assistita da ogni tutela e salvaguardia che il caso richiede, tanto per l’esemplare, quanto per gli altri animali ospitati e per la destinazione che la struttura possiede”.