Quali sono i permessi necessari per poter realizzare un pozzo domestico nel proprio giardino di casa: cosa dice la normativa?
Realizzare un pozzo domestico direttamente nel giardino di casa può essere una bella idea, ma può rappresentare una sfida. Un pozzo del genere è sicuramente bello da vedere, ma anche importante per l’irrigazione del giardino o dell’orto. È utile per ogni fabbisogno, anche per l’alimentazione del bagni, docce esterne e altre necessità familiari.
L’acqua che si preleva dal pozzo, inoltre, è esente dal pagamento di un canone, e chiunque può costruire un pozzo in casa, ovviamente dopo aver ottenuto i permessi necessari. Per iniziare i lavori, infatti, bisogna ottenere l’autorizzazione ai lavori. Cosa dice la normativa riguardo alla questione? Prima di tutto, occorre osservare le leggi imposte da Regione a Regione, non sempre identiche.
Le leggi e le autorizzazione per la costruzione di un pozzo domestico in giardino
Tramite informazioni fornite dal proprio Comune di appartenenza, bisogna prima vedere se ci sono vincoli idrogeologici di ogni sorta. Una volta appurato il fatto, nel caso non ci fossero vincoli di sorta, si dovrà inviare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) al proprio Comune, con tutta la planimetria e la relazione tecnica per la realizzazione del pozzo domestico.
Dal momento in cui si invia la SCIA, di solito trascorre circa un mese, massimo due mesi, per dare il via ai lavori. A lavori terminati, il proprietario deve comunicare la fine all’Ente competente. Inoltre, ogni anno occorrerà comunicare i volumi di acqua estratta. La ditta che si è occupata dei lavori, invece, dovrà rilasciare una documentazione relativa all’avvenuta perforazione, con tutti i dati di riferimento del terreno e di estrazione.
SAPEVI CHE SIAMO ANCHE SOCIAL? CI TROVI SU INSTAGRAM – FACEBOOK – TELEGRAM
Ma quali sono i vantaggi di un lavoro del genere? Prima di tutto, ci si approvvigiona di acqua sicura ed economica, una fonte essenziale per il benessere del proprio giardino. Anche se le acque sotterranee sono di proprietà dello Stato, in realtà il proprietario può estrarre liberamente le acque sotterranee, rispettando comunque i vincoli stabiliti.
Ad esempio, il pozzo artesiano è utile per attingere l’acqua presente nelle falde artesiane. In tal caso, però, anche se l’acqua è abbastanza pulita e sicura, è sempre bene depurarla, se la si vuole bere e renderla potabile. Il pozzo artesiano solitamente viene costruito nelle abitazioni isolate, costruite lontano dalle reti idriche e non raggiungibili dall’acquedotto, oppure nei cantieri, per la costruzione di nuovi edifici.