Ocean Cleanup, l’organizzazione no profit si occupa di ripulire gli oceani dalle isole galleggianti di plastica. L’obiettivo è ambizioso, ma il primo step è degno di nota
Il problema dei rifiuti in mare affligge il nostro Pianeta e le sue riserve d’acqua. Non c’è fiume, lago, mare e dunque oceano che ne sia privo. Da decenni ormai si parla di un inquinamento indiscriminato rappresentato soprattutto da plastiche e rifiuti di ogni genere che si ritrovano nelle immense distese azzurre creando dei veri ammassi, costituiti in particolare da plastica.
Sappiamo bene che la plastica è tra i materiali più inquinanti. Quella tradizionale deriva dal petrolio e difficilmente si ricicla. Ma non solo, degradandosi in tempi lunghissimi, una volta abbandonata nell’ambiente, rilascia le cosiddette microplastiche, particelle molto pericolose che finiscono appunto in mare, e così nelle piante e anche negli animali. Di conseguenza anche noi le ingeriamo. OceanCleanup, organizzazione no profit che si batte per la pulizia degli oceani, nella sua ultima missione ha raccolto 200 tonnellate di rifiuti di plastica.
L’impegno di Ocean Cleanup contro l’inquinamento da plastiche è costante e da oltre un decennio si occupa di preservare il mare dalla dispersione della plastica. L’importane traguardo da poco raggiunto è incredibile, risultato di anni e anni di impegno. Tutto è iniziato nel 2011 ad opera di uno studente olandese, Boyan Sla. Mentre era in vacanza in Grecia si rese conto, facendo delle immersioni che i suoi avvistamenti erano per lo più oggetti di plastiche che pesci.
Da qui iniziò uno specifico studio sulla plastica e come questa finesse nei fondali, da dove arrivasse, come questo materiale spesso usa e getta e molto inquinante venisse spostato dalle correnti oceaniche, fino a comprendere che nelle immense distese di acqua si creano delle vere e proprie isole di plastica galleggianti. Davanti ad una evidenza del genere c’era da rimboccarsi le maniche.
Oggi l’associazione ha tecnologie innovative che permettono di bloccare i rifiuti già nei fiumi, senza farli arrivare a mare. Per la plastica che si trova negli oceani, invece, usano delle barriere artificiali che si comportano come una rete gigantesca in grado di catturare i rifiuti. L’obiettivo di Ocean Cleanup è quello di eliminare entro il 2040 la quasi totalità dei rifiuti di plastica presenti negli oceani. Il primo step raggiunto è già molto grande e sebbene il compito è ambizioso, i presupposti sono dei migliori.