JJ4 verrà spostata all’estero, autorizzato l’espatrio dall’Ispra

Ultime notizie: JJ4 verrà spostata all’estero. E’ stato autorizzato l’espatrio dall’Ispra.

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Orsa jj4 con cuccioli – greenme.it – orizzontenergia.it

Il dibattito sull’orsa JJ4 – nota comunemente come Gaia e per aver attaccato un uomo in Trentino – sta diventando sempre più acceso. Da una parte, il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin cerca di trovare una soluzione per salvare l’animale dall’abbattimento.

Dall’altra, il presidente della provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che ha ordinato la cattura dell’orsa e ha chiesto di abbatterla.

Secondo il ministro, il problema degli orsi in Trentino deriva dal fatto che ce ne sono troppi rispetto alla capacità del territorio.

L’origine del problema risale a una scelta fatta in passato dall’uomo che ha deciso di immettere gli orsi nel territorio a fini turistici, ma ora la situazione è fuori controllo. La soluzione, secondo il ministro, è quella di trovare un luogo dove portare l’orsa, anziché abbatterla.

La decisione dell’Ispra sul destino di JJ4

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JJ4 nella trappola – rsi.ch – orizzontenergia.it

La Lega AntiVivisezione (LAV) ha proposto due rifugi dove trasferire l’animale e l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) ha autorizzato lo spostamento dell’orsa all’estero. Tuttavia, la decisione finale spetta al Tar di Trento, che pronuncerà il suo giudizio l’11 maggio.

Nel frattempo, la Commissione Europea ha confermato che la direttiva europea Habitat prevede la possibilità di autorizzare la cattura o l’uccisione di esemplari di specie protette, a determinate condizioni, anche nell’interesse della salute e della sicurezza pubblica. Tuttavia, la protezione della vita umana deve rimanere la priorità assoluta.

La vicenda dell’orsa JJ4 solleva questioni importanti sulla convivenza tra l’uomo e la natura. L’orso è un animale selvatico che ha bisogno di un habitat naturale per vivere e prosperare. Tuttavia, la sua presenza nel territorio può creare problemi di convivenza con l’uomo, specialmente se l’orso si avvicina ai centri abitati in cerca di cibo.

Per questo motivo, è importante che gli esperti, le autorità e la comunità locale lavorino insieme per trovare soluzioni sostenibili che garantiscano la sicurezza delle persone e la conservazione degli animali selvatici. In questo senso, è fondamentale promuovere la coesistenza tra l’uomo e la natura, adottando pratiche di prevenzione, educazione e sensibilizzazione.

Inoltre, è importante che le decisioni siano basate sulle evidenze scientifiche e sul rispetto dei diritti degli animali. La protezione della biodiversità e degli animali è un dovere morale e costituzionale, come sancito dall’articolo 9 della Costituzione italiana.

La difficile gestione degli orsi in Trentino

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La cattura di jj4 – ilquotidiano.it – orizzontenergia.it

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In Italia, l’Orsa Jj4 è diventata il simbolo di una problematica più grande: la gestione dei grandi predatori nei territori montani. Da una parte, c’è la necessità di proteggere le specie animali, dall’altra l’esigenza di garantire la sicurezza delle persone che vivono o frequentano le zone dove questi animali sono presenti.

Come sottolineato dal ministro dell’Ambiente, la situazione dell’Orsa Jj4 è stata causata da una scelta dell’uomo, locale, fatta a fini turistici. L’immisione di orsi in un territorio che non era più in grado di supportarli ha portato ad un aumento della popolazione di questi animali e, di conseguenza, ad un aumento dei rischi di incidenti tra animali e persone.

Per affrontare il problema, è necessario agire su due fronti: da una parte, occorre trovare una soluzione a breve termine per l’Orsa Jj4, che sia compatibile con la protezione degli animali e la sicurezza delle persone.

Dall’altra, bisogna sviluppare una strategia a lungo termine per la gestione dei grandi predatori, che tenga conto delle esigenze degli animali, della sicurezza delle persone e della sostenibilità delle attività economiche locali.

Per quanto riguarda la soluzione a breve termine per l’Orsa Jj4, come accennato in precedenza, sembra che l’Ispra abbia autorizzato lo spostamento dell’animale all’estero, anche se la decisione finale spetta al Tar di Trento.

La Lav ha proposto due rifugi come possibili soluzioni di trasferimento per l’orsa e ha garantito di fornire tutta la documentazione tecnica necessaria ad attestare i requisiti di sicurezza delle strutture.

Nel frattempo, occorre continuare a lavorare sulla strategia a lungo termine per la gestione dei grandi predatori. Come suggerito dal ministro dell’Ambiente, è necessario allargare il territorio a disposizione degli orsi e sviluppare un piano di trasferimento e di allargamento che preveda la collaborazione tra esperti italiani ed europei.

Inoltre, occorre anche investire in prevenzione e informazione. Le persone che vivono o frequentano le zone dove sono presenti i grandi predatori devono essere informate sui rischi e sulle precauzioni da adottare per evitare incidenti. Inoltre, occorre garantire un’adeguata sorveglianza dei territori e delle attività umane, per evitare di attirare gli animali in aree di pericolo.

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